Tim: è ancora battaglia tra Vivendi-Elliott, i francesi chiedono assemblea per nominare nuovi consiglieri
La storia di ripete in Telecom Italia, con la battaglia tra Vivendi ed Elliott che torna ad accendersi. Dopo la nomina del nuovo amministratore delegato di Tim, Luigi Gubitosi, al posto di Amos Genish (voto compatto da parte dei 10 consiglieri eletti nella lista Elliott) i francesi sono tornati all’attacco e chiedono al consiglio di amministrazione di convocare nuova assemblea per la nomina di nuovi consiglieri.
LA VERSIONE DI VIVENDI
In una nota stampa ufficiale il primo azionista di Tim con una quota di quasi il 24% hanno annunciato la decisione di scrivere al consiglio di amministrazione della società italiana “prima della fine della settimana, per spingerlo a convocare un’assemblea il più presto possibile per nominare i nuovi revisori, revocare cinque dei dieci membri del Consiglio riconducibili alla lista Elliott, in particolar modo coloro che sono stati coinvolti nei problemi di governance, e proporre la nomina di cinque nuovi amministratori“.
E ancora: “Nonostante la recente e forte raccomandazione del Collegio Sindacale, il consiglio di amministrazione di Telecom Italia, composto in maggioranza da membri sostenuti da Elliott, ha deciso il 6 dicembre di non convocare un’Assemblea per votare per la nomina di nuovi revisori”. “Questa decisione, come molte altre prima, va contro tutte le regole di governance ed è fonte di disorganizzazione”, conclude Vivendi.
L’era Gubitosi è iniziata lo scorso 18 novembre, quando il cda ha nominato l’ex commissario straordinario di Alitalia nuovo a.d. di Telecom Italia, battendo l’altro candidato forte Alfredo Altavilla. Gubitosi è il quarto amministratore delegato negli ultimi quattro anni a testimonianza del fermento per la tlc italiana che oltre ai problemi di governance deve fare i conti con il difficile scenario competitivo.
A Piazza Affari Telecom Italia si muove in territorio positivo: il titolo del gruppo di tlc mostra un rialzo dello 0,44% a 0,5506 euro. In media il consensus raccolto da Bloomberg indica per Telecom Italia un target price pari a 0,73 euro con un rendimento potenziale di circa il 32,7 per cento.