Nomura presenta i 9 Cigni grigi per il 2019. C’è anche la rinascita dell’Italia: fine ansia spread?
Nomura arriva all’appuntamento consueto di fine anno e, come è avvenuto nel 2017 per il 2018, presenta i 9 cigni grigi per l’anno successivo. Nel report diffuso dalla sua divisione di ricerca globale sui mercati, viene precisata la differenza tra i cigni neri e i cigni grigi.
Se i Black Swan – cigni neri – della teoria di Nassim Nicholas Taleb indicano eventi che arrivano a sorpresa e che, per la loro stessa natura, sono impossibili da prevedere, i cigni grigi del colosso bancario giapponese hanno un margine di prevedibilità e, di conseguenza, possono essere in qualche modo anticipati.
Per il 2018, si legge nel report, “forse l’unico evento cigno nero è stato il summit sulla pace che si è tenuto a giugno tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord”.
“Per quanto ci riguarda – si legge – nessuno, alla fine del 2017, avrebbe mai pensato che un evento del genere fosse possibile. Riguardo invece agli altri movimenti importanti dell’anno in corso, come i sell off sulle valute emergenti, il balzo del VIX e gli smobilizzi sull’azionario, questi sono stati cigni grigi che molti avevano paventato, ma che si sono materializzati alla fine in modo molto più incisivo di quanto stimato“.
“A questo punto, quali sono i cigni grigi possibili per il 2019? Quest’anno – continua l’analisi – presenteremo alcuni cigni grigi ‘positivi’, che contribuiranno a una situazione di equilibrio compensando quelli negativi. Nessuno di questi (eventi) rappresenta il nostro scenario di base, sono piuttosto un esercizio che ci costringe a guardare al di là dei nostri modelli di rischio e scenari di base a cui pensiamo”.
In tutto, i cigni grigi del 2019 sono nove, e uno riguarda anche l’Italia:
1) La fine del populismo
2)Un crollo dei prezzi del petrolio fino a 20 dollari al barile.
3) Una grande scossa sui mercati
4) Un rinascimento italiano
5) Deflazione nei mercati emergenti
6) Il recupero dello yuan
7) Il decollo della crescita economica globale
8) Deflazione nell’area euro
9) Boom dell’inflazione
Tutti questi eventi cigni grigi vengono presentati da Nomura anche come “shock” che sono, a seconda dei casi, positivi o negativi.
Si mette in evidenza il cigno grigio dell’Italia, tanto più per il fatto che l’evento viene considerato positivo, in un momento, per l’Italia capitanata dal governo M5S-Lega, in cui le previsioni sono quasi sempre improntate al pessimismo: per la manovra, per il rischio che scatti una procedura di infrazione da parte dell’Ue, e per le conseguenze che tali timori hanno sui mercati, facendo salire i tassi sui BTP e, dunque, lo spread BTP-Bund.
Nel rapporto di Nomura, invece, si parla addirittura di un nuovo rinascimento italiano. In che senso? Nomura ammette che al momento non ci sono grandi ragioni per apprezzare il mercato del reddito fisso dell’Italia. Il punto, però, è che è possibile che “il mercato capisca di colpo di essere diventato troppo pessimista” nei confronti dell’Italia.
Come?
“Dopo tutto – si legge nell’analisi – se escludiamo il pagamento degli interessi, è dall’inizio degli anni 90 che l’Italia presenta un surplus di bilancio. Di conseguenza, i deficit complessivi accumulati da allora rispecchiano piuttosto gli elevati interessi che il paese deve pagare per i peccati commessi in passato, che non comportamenti negativi reiterati”.
“Ancora, a partire dalla recessione del 2012, l’Italia ha presentato un surplus delle partite correnti. Ciò significa che il paese è un prestatore netto verso il resto del mondo”.
Facendo gli opportuni calcoli, emerge dal report che “gli spread italiani stanno viaggiando in un’area più alta in cui dovrebbero trovarsi, nel caso in cui ci fosse ancora la lira”. Ma la lira non c’è più, soppiantata dall’euro: “Di conseguenza, lo spread dovrebbe piuttosto posizionarsi in una banda più bassa“.
Infine, se l’Italia del M5S-Lega dovesse riuscire a realizzare i suoi piani fiscali, l’impulso fiscale – rileva Nomura – sarebbe simile a quello di cui gli Stati Uniti hanno beneficiato nel 2018 (attraverso il mazi taglio alle tasse annunciato e varato dall’amministrazione di Donald Trump). E, dopo aver sottovalutato la crescita americana, gli investitori potrebbero commettere lo stesso errore con l’Italia. Di conseguenza, un forte rally dei bond (italiani) potrebbe rivelarsi la sorpresa del 2019″.