Rally prepotente dei Btp, tasso a 2 anni sotto muro 0,5%. Non succedeva dal 25 maggio
Importanti segnali di forza dai Btp dopo che il governo Conte ha cercato l’intesa con l’Ue sulla Manovra 2019 riducendo l’obiettivo di deficit al 2,04% rispetto al 2,4% a lungo difeso dall’esecutivo italiano e che rischiava di portare l’avvio di una procedura d’infrazione per debito eccessivo.
Sul secondario si segnala soprattutto il movimento sul tratto breve della curva con il Btp biennale questa mattina sotto il muro dello 0,5%, livello che non vedeva dal 25 maggio scorso, ossia l’ultima seduta prima che si consumasse la crisi istituzionale con il no del presidente Mattarella all’esecutivo proposto da M5S e Lega con Savona ministro dell’economia. Il tasso del biennale era schizzato fino al 2,7% nei momenti di maggiore tensione.
Per quanto riguarda lo spread Btp-Bund viaggia a 265 pb con il Btp decennale che allunga sotto il 3% (2,95%), sui minimi da fine settembre.
Il premier Giuseppe Conte ieri sera ha detto che confida di portare a casa una soluzione positiva con l’Unione europea dopo l’incontro con il leader della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Un portavoce della Commissione ha parlato di “buoni progressi” da parte dell’Italia e la Commissione, ora, “valuterà la proposta ricevuta da Roma.