Mercati: i rischi e le opportunità a cui gli investitori devono prepararsi nel 2019
L’inversione del QE avrà significativi impatti sui mercati obbligazionari e azionari allo stesso modo nell’anno a venire. Così Michael Hasenstab, Portfolio Manager e Chief Investment Officer Templeton Global Macro che individua i tipi di rischi e opportunità per i quali gli investitori obbligazionari si debbano preparare nel 2019, non solo per difendersi contro i rischi attuali in molteplici asset class, ma cercare modi per potenzialmente beneficiare dell’aumento dei tassi.
Secondo l’analista gli investitori che non sono preparati per correzioni di prezzo concomitanti nei buoni del Tesoro USA (UST) e altre asset class nel 2019 potrebbero essere esposti a rischi indesiderati. Guardando ai rendimenti degli UST, i fattori che spingeranno più in alto sono tre: necessità di finanziamento dal governo statunitense, un calo negli acquisti di UST dalla Fed e governi esteri, e crescenti pressioni inflazionistiche. La prima tempesta all’orizzonte è il crescente deficit fiscale dice l’analista. La seconda tempesta è la diminuita domanda ufficiale di acquisto, sia a livello interno dalla Fed man mano che riduce il QE, sia esternamente dai governi esteri, ma all’orizzonte si sta preparando una terza tempesta in forma di inflazione. “Dato il contesto attuale” continua Hasenstab “prevediamo che la Fed continuerà ad innalzare i tassi verso il tasso neutrale nel 2019. Presi insieme, tutti i fattori sopracitati formano una tempesta perfetta di pressioni sui tassi che prevediamo spingeranno i rendimenti degli UST più in alto nell’anno a venire”.
Vulnerabilità dell’euro dinanzi a rischi politici irrisolti in primis l’Italia
Ma c’è un altro rischio che gli investitori potrebbero stare trascurando ed è rappresentato dai crescenti rischi politici e strutturali in tutta Europa. Se cinque anni fa, gli elettori europei erano concentrati su tematiche tradizionali quali l’economia, la spesa fiscale e la disoccupazione, oggii sondaggi della Commissione Europea indicano una preoccupazione degli elettori molto più forte per immigrazione e terrorismo. Uno spostamento di attenzione che si ritrova nel panorama politico italiano. “Attualmente, i rischi politici e strutturali europei possono essere più acutamente riscontrati in Italia, dove disparati partiti politici nella coalizione di governo condividono punti in comune su euroscetticismo, protezionismo e maggiore spesa fiscale. Di primaria preoccupazione per l’Europa è il rischio che il debito italiano diventi insostenibile ad un livello di rendimento a 10 anni attorno al 3.6%, stando alla nostra analisi. Seppure una crisi non sia imminente, la probabilità che l’UE si riunisca per salvare l’Italia come ha fatto per la Grecia nel 2011 sembra molto meno verosimile oggi” dice l’analista che in merito sottolinea come nel complesso, gli investitori potrebbero stare sotto-apprezzando la piena portata dei potenziali rischi in Europa, secondo noi. “Pensiamo che l’euro rimarrà vulnerabile a rischi strutturali e politici irrisolti nell’anno a venire”.
“In generale” conclude l’analista “pensiamo sia importante riconoscere che lo stato del mondo cui gli investitori si sono abituati nell’ultimo decennio non continuerà a tempo indeterminato. Nel 2019, prevediamo che i rendimenti degli UST salgano e varie asset class affrontino correzioni dei prezzi man mano che si riduce l’accomodamento monetario. La sfida per gli investitori sarà che il rapporto di diversificazione tradizionale tra obbligazioni e azioni potrebbe non essere ancora valido man mano che i rendimenti UST salgono. Abbiamo già visto periodi nel 2018 in cui gli asset rischiosi sono scesi mentre il tasso “risk-free” (rendimento UST) aumentava. Tali tipologie di cali simultanei in obbligazioni, azioni e asset di rischio globali hanno il potenziale di verificarsi ancora, secondo noi, in quanto i mercati escono da un’epoca senza precedenti di distorsione dei mercati finanziari. Questi sono i tipi di rischi e opportunità per i quali pensiamo che gli investitori obbligazionari si debbano preparare nel 2019, non solo per difendersi contro i rischi attuali in molteplici asset class, ma cercare modi per potenzialmente beneficiare dell’aumento dei tassi”.