Istat: in lieve calo nel 2016 gli imprenditori che hanno avviato una nuova attività
Calano nel 2016 gli imprenditori che hanno avviato una nuova attività, poco meno di 369mila contro i 375mila di un anno prima. A dirlo l’Istat delineando i profili die nuovi imprenditori e delle imprese ad elevata crescita.
Nel 34,6% dei casi – dice l’istituto – si tratta di imprenditori che hanno avviato circa 112mila imprese con dipendenti, nel 65,4% sono lavoratori in proprio (quasi 10 punti percentuali in più rispetto al 2015), corrispondenti a poco meno di 227mila nuove imprese senza dipendenti. Calano tra i lavoratori in proprio le quote di giovani (-4,3 punti percentuali), di laureati (-1,6 punti) e di stranieri (-1,2 punti). Al contrario aumentano tra i neo imprenditori con dipendenti le quote di stranieri (+2,1 punti percentuali) e, in misura più limitata, di donne imprenditrici (+0,5 punti). Buona la presenza femminile: oltre un quarto dei nuovi imprenditori con dipendenti (29%) è donna, quota che sale al 30,3% per le neo-imprenditrici in proprio. Le imprenditrici con laurea magistrale superano gli uomini sia tra i lavoratori in proprio (30,6% contro 18,2%) sia tra gli imprenditori con dipendenti (11,1% contro 9,4%). Inoltre, dice sempre l’Istat, quasi il 40% dei neo imprenditori in proprio con una precedente esperienza professionale di imprenditore decide di aprire la propria attività nello stesso settore economico; tale percentuale sale al 56,8% se la precedente occupazione è di lavoro dipendente. Infine in merito alle imprese ad elevata crescita (High-growth firms), nella quasi totalità dei casi gli imprenditori hanno più di 35 anni e sono per lo più uomini mentre l’8,1% è di origine straniera., un imprenditore su quattro ha almeno una laurea triennale mentre quasi uno su tre svolge la propria attività in settori ad alto contenuto tecnologico.