S&P 500 sbanda ancora, mercato teme azione Fed. Petrolio sotto i 50$
Wall Street perde nuovamente quota con Dow Jones arrivato a cedere 600 punti nel corso della seduta e S&P 500 che è andato a chiudere sui minimi annui. Sui mercati cresce l’attesa per la riunione della Fed, con un nuovo rialzo dei tassi che rischia di pesare sulla crescita in un’economia già preoccupata dalle tensioni sui dazi e dal possibile shutdown.
S&P 500 cede oltre il 2%
L’indice S&P 500 ha chiuso sui nuovi minimi annui, per la precisioni sui minimi da ottobre 2017. Ora più della metà delle azioni dell’indice si trovano in mercato orso (oltre -20% dai massimi a 52 settimane), a dimostrazione di quanto sia stato ampio il calo. Nel dettaglio lo S&P 500 ha ceduto oggi il 2,1% e se finisse così il mese di dicembre (calo di oltre il 7%) sarebbe il peggior ultimo mese dell’anno dal lontanissimo 1931.
Tra i settori peggiori spicca anche quello energetico con il petrolio arrivato a cedere il 4%. Il WTI è scivolato ai minimi a oltre un anno con quotazioni di slancio sotto la soglia dei 50 dollari. Molto male anche i tecnologico con Amazon scesa di di quasi il 4,5%.
Trump attacca di nuovo Powell
Donald Trump ha acceso nuovamente la polemica contro la Fed via Twitter. “E’ incredibile che con un dollaro molto forte e con un’inflazione virtualmente inesistente, con il mondo che sta esplodendo intorno a noi, con Parigi che brucia e la Cina che rallenta di molto, la Fed stia anche solo pensando a un altro rialzo dei tassi” così l’ex tycoon.
Se la Fed alzasse i tassi mercoledì si tratterebbe del quarto rialzo del 2018. Per il prossimo anno le attese del mercato si stanno spostando a due soli rialzi rispetto ai tre precedentemente previsti.
