Facebook affossata dalle vendite: titolo -7% dopo causa Washington e report New York Times
Nuovi guai legali tramortiscono Facebook a Wall Street. Il social network fondato da Mark Zuckerberg è alle prese con la causa legale avviata dalla città di Washington D.C, con il procuratore generale Karl Racine che lo ha accusato di aver ingannato gli utenti.
Secondo Racine, il colosso sarebbe stato consapevole della violazione della privacy sofferta dai suoi utenti, e di come le informazioni personali fossero entrate in possesso di Cambridge Analytica – società di consulenza gestita da Steve Bannon, consigliere di Trump nella campagna elettorale precedente all’Election Day del 2016 – almeno due anni prima dello scandalo scoppiato quest’anno.
Il titolo Facebook ha sofferto un tonfo del 7,25%, riportando la flessione intraday più forte dal mese di luglio. Dall’inizio dell’anno, il ribasso è del 24% circa.
Ha pesato sui forti sell off anche un articolo del New York Times, secondo cui Facebook avrebbe fatto vedere dati personali degli utenti a 150 aziende circa.
Facebook avrebbe consentito in particolare a Bing, motore di ricerca di Microsoft, di raccogliere i nomi di “tutti gli amici degli utenti di Facebook” senza averne l’autorizzazione.
Il colosso avrebbe fornito anche a Netflix e Spotify i messaggi privati scambiati tra i suoi utenti.