Carige verso nuovo aumento capitale, ecco tutti i punti all’ordine del giorno dell’assemblea
In attesa dell’assemblea straordinaria del 22 dicembre, chiamata a pronunciarsi sull’ennesimo aumento di capitale in pochi anni, Banca Carige incassa le indicazioni di Moody’s. L’agenzia di rating Usa ha, infatti, mantenuto invariato il giudizio sulla banca ligure al gradino Caa3, rimuovendo il credit watch negative e migliorando l’outlook a stabile dal precedente under review.
“La revisione di Moody’s riflette l’esecuzione della manovra di rafforzamento patrimoniale annunciata da Carige lo scorso 12 novembre”, spiega Carige in una nota. A novembre Carige ha annunciato la sottoscrizione da parte dello Schema volontario di intervento del FITD e di Banco di Desio e della Brianza di 320 milioni di euro del prestito subordinato emesso lo scorso 30 novembre. Un’operazione che permette alla banca di “ristabilire il rispetto dei requisiti prudenziali di Vigilanza proteggendo maggiormente i depositanti e i creditori senior”.
Due ‘tappe essenziali’
Una nuova settimana decisiva per Carige, con ‘due tappe essenziali’ da raggiungere. Un importante tassello è stato posto nei giorni scorsi, quando è stata annunciata la cartolarizzazione con deconsolidamento di crediti in sofferenza per quasi un miliardo annunciata il 17 dicembre. Nel dettaglio, è stata annunciata l’operazione di cessione di un portafoglio di sofferenze per un valore lordo di 964 milioni di euro, attraverso un’operazione di cartolarizzazione con un prezzo di cessione pari al 22,3% del valore dei crediti ceduti. A seguito delle operazioni concluse nell’ultimo trimestre dell’anno, il credito deteriorato di Carige è sceso a 3,5 miliardi, raggiungendo con un anno di anticipo il target assegnato dalla Bce per il 2019, pari a 3,7 miliardi.
Se tutto procede senza intoppi l’altro tassello dovrà essere posto sabato. Cresce l’attesa per l’assemblea dei soci della banca guidata da Pietro Modiano e Fabio Innocenzi chiamata ad approvare l’aumento di Capitale per 400 milioni di euro, passaggio fondamentale nell’operazione di salvataggio. La nuova ricapitalizzazione verrà infatti destinata al rimborso del bond subordinato su cui però finora si è pronunciato soltanto il Fondo volontario delle banche con 320 milioni. Sale anche l’attesa per capire chi parteciperà all’assemblea. Secondo quanto anticipato da “Il Secolo XIX“, nei giorni scorsi gli iscritti a partecipare risultavano essere 49 a fronte dei 700 dell’assemblea del 20 settembre scorso. L’azionista di riferimento Malacalza Investimenti che detiene il 27,5% conta di partecipare ma per ora mantiene uno stretto riservo sul tipo di voto che darà.
L’aumento di capitale è solo uno dei punti all’ordine del giorno per l’assemblea del 22 dicembre. I soci dovranno pronunciarsi anche sulla proposta di riduzione del capitale per perdite; deliberazioni in merito alla manca ricostituzione delle riserve valutarie; la proposta di attribuire al cda la delega per aumentare a pagamento il capitale sociale da 400 milioni di euro, incluso il sovrapprezzo da realizzare “entro il periodo di 18 mesi dalla data della deliberazione assembleare, con ogni più ampia facoltà di stabilire nell’esercizio della delega, modalità, termini e condizioni dell’operazione, ivi compresi il prezzo di emissione, comprensivo di eventuale sovrapprezzo delle azioni”; la delega per consentire il soddisfacimento delle obbligazioni da emettersi nel contesto della manovra di rafforzamento patrimoniale mediante l’assegnazione di azioni ordinarie di nuove emissione rinvenienti dall’aumento. Infine la richiesta di raggruppamento delle azioni e da ultimo la proposta di conversione facoltativa delle azioni di risparmio in azioni ordinarie della società.
A Piazza Affari Carige inzia la giornata in calo, in una guiornata carattrizzata dalle vendite il listino milanese: il titolo Carige perde oltre il 5,8%.