Per Saipem una settimana sotto i riflettori con nuove commesse. Per Fidentiis non è più da vendere, rating sale a hold
Settimana sotto i riflettori per Saipem fuori e dentro Piazza Affari grazie agli annunci degli ultimi giorni sul fronte commesse. Questa mattina il titolo è partito con uno slancio positivo sulla scia del tentativo di rimbalzo del petrolio, ma ora si mostra debole (-0,46% a 3,235 euro).
GLI ANNUNCI DELLA SETTIMANA
L’ultimo non per importanza ma in ordine temporale è l’annuncio dei nuovi contratti nel drilling onshore e offshore per un valore complessivo di circa 255 milioni di dollari. Sempre ieri a mercati aperti, la società ha annunciato la firma della lettera d’intenti con Petrobel per un nuovo ordine di lavoro offshore nel mega progetto Zohr, in Egitto. L’addedum al contratto ha un valore di oltre 1,2 miliardi di dollari e prevede attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione in relazione alla fase “Ramp Up to Plateau” del progetto Zohr, situato nel Mar Mediterraneo al largo della costa egiziana.
A metà settimana è invece arrivato l’annuncio della commessa, in joint venture con Renaissance, società turca di servizi nell’oil&gas, un nuovo contratto E&C Onshore nel territorio della Federazione Russa per un valore complessivo di circa 2,2 miliardi di euro. La quota di Saipem, leader della joint venture nella quale detiene una partecipazione del 50%, è pari a circa 1,1 miliardi di euro.
GLI ANALISTI DICONO…
“L’addedum al contratto per Zohr era atteso, ma c’era qualche dubbio sulle tempistiche (quarto trimestre 2018 o primo trimwestre 2019)”, commentano da Fidentiis che hanno deciso di promuovere Saipem. “In seguito al recente calo del settore dei servizi petroliferi, trainato principalmente dal calo dei prezzi del petrolio (Brent -30% rispetto allo stesso periodo), aggiorniamo la raccomandazione su Saipem che passa a hold da sell“, affermano da Fidentiis, secondo i quali “il prezzo delle azioni è ora coerente con lo scenario attuale e vediamo un rischio al ribasso limitato da questi livelli”. È stato invece ridotto il valuation range a 3,6-3,8 euro da 4,3-4,5, “a causa di una diminuzione dei multipli di settore”, spiegano ancora gli esperti. Confermano la raccomandazione di acquisto (rating buy) su Saipem gli analisti di Equita e di Banca Akros.
IL PUNTO TECNICO (a cura di Michele Fanigliulo)
Il titolo Saipem ha ormai quasi completamente annullato il forte rally avviato a maggio del 2018. Rally che tra l’altro era giunto in netto ritardo rispetto agli altri titoli del settore.
Il primo segnale negativo l’indice lo ha dato ad ottobre con il break della trend line rialzista costruita sui minimi di maggio e giugno 2018. Da qui il trend è stato nettamente al ribasso. La rottura di 4 euro ha annullato definitivamente l’up trend poiché, come si vede dal grafico, li vi giaceva non solo un supporto statico chiave ma anche il ritracciamento di Fibonacci del 61,8%. Livello che di fatto quando superato accresce le possibilità d’inversione del trend. Così infatti è stato e i prezzi ora sono in area 3,3 euro.
Il titolo sembra mirare però il minimo 2018 a 3,08 euro. A farlo pensare è RSI che a novembre è andato in forte ipervenduto.