Incubo Carige, Consob sospende titolo, la Bce commissaria la banca. Sarà UniCredit a salvarla?
Carige, la Bce perde la pazienza e commissaria la banca ligure. La situazione, indubbiamente, è precipitata dopo che il maggior azionista, la famiglia Malacalza che detiene il 27,5% del capitale, non ha approvato l’aumento di capitale imposto come ‘diktat’ dalla vigilanza della Banca centrale europea.
I rumors bomba sull’amministrazione straordinaria disposta per Carige sono stati confermati in mattinata dalla banca stessa, che ha diramato un comunicato dopo la circolazione di alcune indiscrezioni su un suo probabile commissariamento. Commissariamento che, di fatto, è avvenuto per mano della Bce:
“Banca Carige comunica che in data odierna è stata disposta dalla Banca centrale europea l’amministrazione straordinaria dell’istituto. Fabio Innocenzi, Pietro Modiano e Raffaele Lener sono stati nominati Commissari straordinari di Banca Carige e opereranno in base all’articolo 72 del TUB esercitando tutte le funzioni e tutti i poteri spettanti all’organo di amministrazione ai sensi dello Statuto della banca e della normativa applicabile. In particolare, adotteranno tutte le decisioni necessarie per la gestione operativa della banca, riferendone periodicamente alla Vigilanza. La Bce ha inoltre nominato un Comitato di Sorveglianza composto da tre membri: Gian Luca Brancadoro, Andrea Guaccero e Alessandro Zanotti. Il provvedimento, conseguente alle dimissioni della maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione, darà maggiore stabilità e coerenza al governo della società che, quindi, sarà ancora più efficace nel servire, grazie ai propri dipendenti, i depositanti, i clienti ed il territorio”.
La banca ha aggiunto che sarà “garantita la consueta operatività senza alcun impatto su clienti, depositanti e dipendenti”.
Nell’incontro che si era svolto a fine anno a Francoforte tra i vertici di Carige e la vigilanza della Banca centrale europea, il messaggio di quest’ultima era stato chiaro: l’unica strada da seguire era quella di un aumento di capitale, accompagnato dalla ricerca di un partner.
Carige al test in Borsa dopo stop ad aumento di capitale
Il nuovo dramma bancario italiano era stato illustrato da un articolo del Corriere della Sera, dello scorso 22 dicembre, firmato da Fabrizio Massaro:
«Non c’è tempo. Non si può fare a marzo, ci bocciano, ci ammazzano tutti». Le parole di Pietro Modiano, presidente di Carige, in una pausa dell’assemblea di ieri, forse la più drammatica degli ultimi anni, lasciano trasparire le preoccupazioni per le conseguenze dello stop imposto dalla Malacalza Investimenti, primo socio con il 27,5%, che si è astenuta sull’aumento di capitale da 400 milioni”.
E ora? Nel prevedere il commissariamento che di fatto è avvenuto, il Sole 24 Ore ha parlato di una situazione senza precedenti, ovvero del “primo caso deciso direttamente dalla vigilanza europea”.
“Per questo motivo – si legge nell’articolo – la Bce dovrebbe muoversi lungo il binario previsto dalla direttiva Brrd sul bail-in, che consente la nomina di amministratori temporanei con l’obiettivo di evitare il dissesto della banca”.
Il quotidiano ha riportato anche i rumors di mercato “in ascesa” su un interesse, nei confronti di Carige, di UniCredit. “La banca, che finora ha sempre parlato di crescita per linee interne, non commenta”. In tutto questo, il Sole ha ricordato che il titolo Carige ha concluso la sessione di venerdì scorso al prezzo di 0,0015 per azione, “con una capitalizzazione dell’istituto di credito inferiore ai 90 milioni”.