Draghi e Mattarella bis, spread BTP-Bund -5% a quota 130, tassi 10y a minimo metà mese. Ma ‘rischio politico tornerà’
In attesa della riunione della Bce di Christine Lagarde, prevista per giovedì 3 febbraio, e dopo l’esito delle elezioni presidenziali italiane, che hanno preservato, con il Mattarella bis, lo status quo dell’asse Draghi-Mattarella, lo spread BTP-Bund si è ristretto oggi fino a 126 punti, dai 140 punti circa dell’ultima rilevazione di venerdì scorso.
Così ha scritto su Twitter l’economista di Allianz Research, Patrick Krizan @PatrickKrizan:
“L’elezione di Mattarella è certamente il miglior scenario nel breve termine. A questo punto, #BTP #spread dovrebbero smettere di prezzare il premio sul rischio politico (sistemico) che si è accumulato negli ultimi mesi. Ma con l’inizio della campagna elettorale (per le elezioni politiche dell’anno prossimo), il rischio politico tornerà. #Draghi #Italy”.
Dal canto suo Althea Spinozzi, strategist senior del reddito fisso di Saxo Bank (@Altheaspinozzi @saxomarketcall), ha previsto che, con l’esito delle elezioni presidenziali, lo spread BTP-Bund dovrebbe restringersi nel corso di questa settimana, come sta di fatto avvenendo.
“Tuttavia – ha fatto notare Spinozzi con un post su Twitter -, il trend dell’allargamento dello spread continuerà nel medio termine, fino a quando la volatilità rimarrà elevata sul mercato dei bond”.
Lo spread BTP-Bund, capitolato fino a 125 punti base in mattinata, riduce ora le perdite scendendo comunque di oltre il 5% a 130 punti base.
I tassi sui BTP decennali sono scesi fino al minimo dallo scorso 14 gennaio, all’1,282%, e al momento cedono 5 punti base all’1,3%.