ST riaggancia quota 11 euro in Borsa, prova a scacciare brutto inizio 2019 dopo warning Apple
STMicroelectronics recupera terreno a Piazza Affari. Dopo il brusco scivolone di inizio anno, il titolo del gruppo italo-francese dei chip riaggancia la soglia degli 11 euro, posizionandosi tra i migliori titoli del Ftse Mib. Resta tuttavia ancora lontano dai massimi a un anno: a metà giugno il titolo si era portato a ridosso dei 23 euro. Attualmente, in media il consensus raccolto da Bloomberg indica per ST un prezzo obiettivo a 17,16 euro con potenziale upside del 54,6% .
ST prova quindi ad andare oltre Apple. Il 2019 è iniziato in forte calo per l’intero settore tech in scia al warning sul fatturato lanciato dalla statunitense Apple, facendo da zavorra sull’intero settore tecnologico mondiale. Il big di Cupertino ha annunciato di attendersi per il primo trimestre del 2019 (quello dello shopping natalizio) un fatturato di 84 miliardi di dollari, valore molto più basso rispetto al precedente outlook di un giro d’affari compreso tra 89 e 93 miliardi. Gli analisti, secondo il consensus raccolto da Reuters, si attendevano ricavi per 91,3 miliardi.
“Con l’abbassamento della guidance di Apple – rimarcavano nei giorni scorsi gli analisti di Credit Suisse – prevediamo 5 milioni di iPhone in meno rispetto alle nostre stime, il che implica nel quarto trimestre 2018 un calo del 4-5% delle vendite per Dialog, una riduzione del 5-6% del giro d’affari per AMS e un calo dell’1-2% del fatturato per ST. Guardando al 2019, supponiamo che le vendite di iPhone subiscano una variazione negativa ‘low single digit’ per tutte e tre le società sopra menzionate”.
In questo avvio d’anno per ST il prossimo appuntamento in calendario sono i risultati trimestrali in uscita il prossimo 24 gennaio. Secondo il consensus Bloomberg, i ricavi dovrebbero attestarsi a quota 2,30 miliardi di euro e l’utile per azione (Eps) rettificato dovrebbe attestarsi a 0,357. L’Ebitda è invece atteso a quota 539,96 milioni.
Intanto stamattina sono arrivate buone notizie per l’intero settore dei semiconduttori che manda in archivio il 2018 con le vendite che registrano una crescita a doppia cifra. Secondo la fotografia scattata da Gartner (stime preliminari), le vendite globali di semiconduttori sono aumentate del 13,4% a quota 476,7 miliardi di dollari. All’interno del comparto, il mercato delle memorie ha rafforzato la sua posizione, rappresentando il 34,8% del totale dei ricavi dei semiconduttori, rispetto al 31% del 2017. Il maggiore fornitore di semiconduttori resta Samsung Electronics. Conferme anche sugli altri due gradini del podio: al secondo posto Intel e al terzo SK hynix. Sale in nona posizione (dall’undicesima) STMicroelectronics.