Mercati alla prova della Brexit, delle trimestrali e dei dati macro
La settimana che ha appena preso il via ruoterà attorno alla Brexit. L’evento già cerchiato in rosso da tempo è il voto del parlamento britannico (già posticipato) sull’intesa raggiunta sul finire del 2018 tra il governo di Theresa May e l’Unione europea. Il risultato del voto appare quanto mai incerto, come appare sempre più improbabile che il divorzio tra Londra e Bruxelles si concretizzi nella data del 29 marzo 2019 (approfondisci QUI). E mentre negli Stati Uniti è ancora in corso lo shutdown negli Stati Uniti, prende il via la stagione di trimestrali, con i conti di Citigroup che sono in agenda questo pomeriggio.
Molti i dati macro in calendario nel corso della settimana. “Proprio a causa dello shutdown molti dati statunitensi potrebbero non essere pubblicati”, ricordano da Mps Capital Services, che indicano, tra i dati macro da monitorare le vendite al dettaglio Usa di dicembre, e per l’area euro la pubblicazione del Pil 2018 tedesco, che dovrebbe evidenziare un rallentamento visto i deboli dati macro visti negli ultimi trimestri.
I principali appuntamenti in calendario
La giornata di domani, come pre-annunciato, vede in primo piano il voto del Parlamento inglese sulla Brexit. Gli analisti dell’ufficio di Intesa Sanpaolo sottolineano come l’attenzione dei mercati questa settimana sarà inevitabilmente concentrata sul Regno Unito dove, secondo il quotidiano The Guardian, nell’eventualità di bocciatura dell’accordo al voto parlamentare di domani, l’Unione europea sarebbe disponibile a concedere un’estensione tecnica del periodo negoziale fino a luglio, o meglio fino all’insediamento del nuovo parlamento europeo, e potrebbe considerare un’estensione più ampia in caso di elezioni anticipate o di nuovo referendum. Se confermata, rimarcano gli esperti, la notizia evidenzierebbe un’apertura inattesa da parte della Commissione europea.
Sempre domani in evidenza il Pil annuale tedesco, e l’intervento del presidente della Bce, Mario Draghi, che presenta il report annuale. Fitto anche il calendario di mercoledì 16 gennaio: per l’Italia in evidenza il fatturato e gli ordini industriali, ma anche il dato finale sull’inflazione di dicembre. Dal Regno Unito in uscita il dato sull’inflazione, mentre per gli Stati Uniti in primo piano le vendite al dettaglio e la pubblicazione del Beige Book da parte della Fed.
Tra i dati da monitorare giovedì 17 gennaio il dato finale sull’inflazione di dicembre, oltre a due dati in arrivo dall’immobiliare americano, ovvero le nuove costruzioni abitative e i permessi edilizi. Venerdì 18 gennaio si guarda all’inflazione in Giappone e alla produzione industriale e alla fiducia dei consumatori elaborata dall’Università del Michigan negli Stati Uniti.
Parte ufficialmente la tornata degli utili trimestrali, che prende il via con i big del comparto bancario in primissimo piano. Ecco un mini-calendario delle principali trimestrali Usa di questa ottava: JPMorgan, Wells Fargo (15/01); BlackRock, Goldman Sachs (16/01) e Morgan Stanley, Netflix (17/01).