Ryanair sconta incognita Brexit, secondo profit warning in tre mesi. Ceo O’ Leary non ne esclude altri
Per la seconda volta in tre mesi la compagnia aerea irlandese a basso costo Ryanair ha lanciato un profit warning. Motivo, le incertezze per la Brexit e i prezzi dei biglietti più bassi delle attese.
Ryanair ha reso noto di prevedere ora per l’anno fiscale che si chiude il prossimo 31 marzo – escluse le perdite relative alla sua divisione Laudamotion – utili al netto delle tasse compresi tra 1 miliardo e 1,1 miliardi di euro, al di sotto della precedente stima su un range compreso tra 1,1 miliardi e 1,2 miliardi di euro.
Ancora prima, il gruppo aveva previsto profitti più alti, compresi tra 1,25 e 1,35 miliardi, prima di lanciare l’allarme utili a ottobre.
Oggi, tre mesi dopo, il nuovo profit warning.
E il numero uno Michael O’Leary non esclude che possano arrivarne altri.
“Sebbene disponiamo di una visibilità ragionevole sulle prenotazioni del quarto trimestre (fiscale), non possiamo escludere ulteriori tagli ai prezzi dei biglietti e/o una guidance lievemente inferiore per l’intero anno (dunque la prospettiva di un nuovo downgrade), tenendo conto della possibilità di sviluppi sulla sicurezza o di incertezze legate alla Brexit”.
Il titolo arretra dell’1% circa, ai minimi in quasi quattro anni.