Torna appetito per carta italiana, tassi BTP decennali a minimo aprile. L’esperto: ‘Non perdetevi la festa’
Niente da ridire: i risultati delle aste italiane di titoli di stato confermano l’appetito degli investitori per la carta italiana. L’attesissima asta odierna dei BTP a lunga scadenza ha fatto praticamente il pieno, con il Tesoro che ha collocato bond a media e lunga scadenza per un valore complessivo di 8 miliardi di euro, al massimo del target previsto.
In particolare, i BTP a 10 anni sono stati collocati per 2,5 miliardi di euro con rendimento medio del 2,60%, in calo di 10 punti rispetto alla precedente asta di titoli di analoga durata, e al minimo dallo scorso aprile, prima che si formasse dunque il governo M5S-Lega. In calo anche il tasso medio del BTP a 5 anni.
L’asta odierna ha confermato la solidità della domanda, già certificata ieri dall’asta dei Bot, che ha rivelato un esito sorprendente, con i tassi a sei mesi che sono tornati in territorio negativo, al minimo, anche in questo caso, dall’aprile del 2018.
Già prima di questi risultati, alcuni articoli di Bloomberg avevano messo in evidenza la ripresa dei BTP. Un articolo recente aveva riportato l’opinione, in particolare, di Arne Lohmann Rasmussen, strategist presso Danske Bank, che aveva lanciato quasi uno slogan sui titoli di stato italiani:
“Don’t miss the party”, ovvero, “Non perdetevi la festa”, riferendosi al successo che le aste italiane stavano avendo a metà mese in un contesto di miglioramento del sentiment a livello globale: un buon ‘cocktail’, a suo avviso, per il debito italiano.
Ulteriori commenti positivi sono stati rilasciati dagli analisti a seguito della riunione della Bce di giovedì scorso 18 gennaio. Nulla di nuovo né dal meeting del Consiglio direttivo, né dal numero uno Mario Draghi che, nella conferenza successiva all’annuncio della banca centrale, non ha rilasciato alcuna dichiarazione forte. Tuttavia, il suo tono da colomba ha convinto gli operatori sul lancio imminente, forse già nella riunione di marzo, di un nuovo programma di TLTRO, ovvero di prestiti a tassi agevolati alle banche. Un programma che, secondo Antoine Bouvet, strategist dei tassi di interesse presso Mizuho International, avrebbe “implicazioni bullish per gli spread italiani”, viste le speculazioni secondo cui proprio le banche italiane sarebbero tra le principali beneficiarie del piano, nel caso in cui tornasse a essere operativo.