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Piazza Affari inaugura febbraio con il piede sbagliato, banche in affanno

1 Febbraio 2019 17:39

Prima seduta del mese di febbraio con retromarcia inserita per Piazza Affari. Il Ftse Mib, miglior indice europeo a gennaio con un saldo di quasi +8%, ha archiviato la seduta con un calo dello 0,78% a quota 19.576 punti spinto al ribasso dalla debolezza delle banche. In Italia si continua a guardare con preoccupazione alla debolezza dell’economia con la spirale recessiva che potrebbe continuare anche nella prima parte del 2019. Confindustria indica un’espansione poco superiore a zero, mentre il Pmi manifatturiero a gennaio ha indicato un’ulteriore contrazione scendendo ai minimi da 5 anni e mezzo.

Nuova seduta difficile per le banche italiane. Il settore, già affossato dalle vendite ieri. A pesare è un insieme di fattori, in particolare il balzo dello spread in area 260 pb e la debolezza di Deutsche Bank che ha diffuso conti trimestrali sotto le attese nonostante il 2018 abbia visto il ritorno all’utile.

Tra i peggiori UBi Banca scesa del 4%, male anche Banco BPM (-3,4%). L’ad di Banco BPM, Giuseppe Castagna, ha rimarcato che un’aggregazione con Banca Carige darebbe poche sinergie.

Tra i migliori oggi si conferma Ferrari (+1,85% a 110,6 euro) che ieri ha accolto con un balzo dell’11% in Borsa i risultati 2018 e soprattutto le buone indicazioni per il 2019. Il ceo Louis Camilleri ha detto che il forte book di ordini dovrebbe sostenere il business e il gruppo potrebbe quindi rafforzare i target finanziari per il 2020. Kepler Cheuvreux ha alzato il target price sul titolo del Cavallino Rampante da 105 a 110 euro (rating hold confermato).

Bene anche FCA (+1,02% a 15,07 euro) che ha riportato le vendite negli Stati Uniti in crescita del 2% a 136.082 veicoli rispetto alle vendite di 132.803 veicoli del mese di gennaio 2018.

Finale d’ottava convincente per DiaSorin (+2,69%) che ha ottenuto la certificazione dalla Food and Drug Administation (Fda) per la vendita nel mercato statunitense del test Liaison della Calprotectina per la determinazione quantitativa di quest’ultima.