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Piazza Affari frena, in spolvero Unicredit dopo i conti

7 Febbraio 2019 09:09

Piazza Affari ritraccia dopo il balzo della vigilia. Il Ftse Mib, che ieri ha chiuso sui nuovi massimi annui a ridosso dei 20mila punti, cede in avvio lo 0,36% a quota 19.924 punti. Ieri ci sono stati buoni riscontri dalla nuova emissione del Tesoro che ha collocato il nuovo Btp trentennale con scadenza settembre 2049 per un ammontare di 8 miliardi di euro, più delle attese che erano per 6-7 mld. L’emissione sindacata ha visto una domanda record di 41 miliardi di euro. Continuano invece i timori sulla crescita con la Commissione Ue che oggi dovrebbe tagliare le stime per il PIL 2019 a +0,2%. Intanto il FMI ha riaffermato il timore che dall’Italia parta un contagio globale e ha affermato che il reddito di cittadinanza rappresenta un disincentivo al lavoro.

Acquisti su Unicredit (+2,2%) già protagonista alla vigilia. I conti del quarto trimestre 2018 hanno visto la banca riportare un utile netto rettificato pari a 840 milioni di euro, in crescita del 19,9% rispetto all’anno prima. Raggiunti in anticipo alcuni target previsti nel piano Transform 2019, ossia il 100% del target di riduzione dell’organico e il 93% del target di riduzione delle filiali. Confermati i principali target per l’esercizio 2019 con ricavi totali a 19,8 miliardi, costi operativi a 10,4 miliardi e utile netto di gruppo a 4,7 miliardi.

Bene anche Banco BPM (+0,86%) che ieri ha diffuso i conti del quarto trimestre 2018, chiuso con una perdita di 584 milioni complici rettifiche per oltre 600 mln legate alla cessione di 7,4 mld di Npl a Fonspa-Elliott.

In affanno invece Enel che cede circa l’1% nonostante i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2018 abbiano visto l’Ebitda ordinario aumentare del 3,8% a 16,2 miliardi; l’ebitda, che include gli effetti delle operazioni straordinarie, raggiungere quota 16,3 miliardi anch’esso in rialzo del 3,8% dai 15,7 miliardi del 2017. I ricavi sono saliti dell’1,3% a 75,6 miliardi di euro rispetto ai 74,6 miliardi di un anno fa. Il mercato si attendeva un giro d’affari 2018 pari a 76,4 miliardi di euro.