Mercati cercano nuovi elementi per possibileTltro Bce, occhio anche a Minute Fed. Per Italia giovedì tormentone Tim
I mercati finanziari, reduci da una settimana di rialzi (con l’indice Ftse Mib che è tornato a varcare quota 20mila punti, ritrovando i massimi relativi dello scorso ottobre), iniziano l’ottava con una intonazione positiva (soprattutto Piazza Affari). Lo sguardo è sempre rivolto ai colloqui commerciali tra Cina e Stati Uniti, ma anche al fitto calendario macro, che prevede tra l’altro i Pmi manifattura e servizi delle principali economie della zona euro. Intanto oggi Wall Street è chiusa per la giornata del presidente.
” I deboli dati economici di questa settimana hanno dato ossigeno ai mercati, in quanto rafforzano la prospettiva che le banche centrali rinuncino a qualsiasi ulteriore strategia a breve termine di politica restrittiva per preferire una politica più accomodante – sottolinea Michael Hewson, chief market analyst di Cmc Markets UK -. Gli stimoli cinesi si stanno già manifestando in alcune aree dell’economia del dragone, mentre qui in Europa il dibattito si sta spostando su quali ulteriori misure la Bce può offrire di fronte al declino dell’attività economica“. In questa ottica, sul piano internazionale, gli operatori aspettano di leggere mercoledì sera il comunicato ufficiale dei verbali della riunione della Federal Reserve (Fed). Minute che potrebbero fornire spunti interessanti sul tema tassi di interesse, crescita dell’economia americana.
“Nell’agenda degli Stati Uniti il focus sarà sui verbali della riunione del Fomc di fine gennaio”, suggeriscono gli espetrti dell’ufficio studi di Intesa Sanpaolo, secondo i quali “il documento dovrebbe dare molte informazioni sulla svolta dovish attuata a gennaio, segnalando consenso ampio per una pausa di valutazione, ma indicando anche che con la risoluzione dei rischi ora aperti e la prosecuzione della ripresa, la direzione dei tassi dovrebbe essere marginalmente verso l’alto”. I verbali conterranno con molta probabilità informazioni sul tema del bilancio e sulla durata della fase di riduzione del portafoglio della Fed, che verranno ulteriormente aggiornate da diversi discorsi di esponenti del Fomc a una conferenza del 22 febbraio.
Il giorno successivo anche la Banca Centrale europea (Bce) pubblicherà il rendiconto finanziario 2018. Negli ultimi giorni l’istituto di Francoforte è finito sotto i riflettori in scia alle dichiarazioni di Benoit Coeurè, membro del consiglio della Bce, che ritiene un nuovo round di prestiti a lungo termine “possibile” e si sta discutendo una sua possibile attivazione. “Il rallentamento economico si sta rilevando più marcato del previsto”, ha detto Coeure.
Un elemento chiave in tale senso potrebbero risultare le letture preliminari degli indici Pmi (manifattura e Servizi) di Germania, Francia e della zona euro. Proprio il recente indebolimento dell’attività economica di Germania e Francia. “Se dovessimo assistere a un dato debole, le preoccupazioni per una possibile recessione o stagnazione non verrebbero dissipate e ciò potrebbe indurre la Bce a presentare nuove misure di Tltro – dichiara l’esperto di Cmc Markets – Si pensa che la Bce abbia già avviato discussioni anticipate su questo argomento”. Previsto venerdì 23 febbraio il discorso del presidente Bce, Mario Draghi.
Tra i dati macro della settimana anche l’indice Zew in uscita domani, ma anche le vendite e gli ordini industriali per l’Italia. La fiducia dei consumatori dell’eurozona è invece in calendario mercoledì 21 febbraio. Per gli Usa la maggiormente delle indicazioni si concentrano nella giornata di giovedì 22: con l’uscita degli ordini di beni durevoli, i Pmi servizi e manifattura e le vendite di case esistenti. La giornata di venerdì 23 febbraio vede in primo piano l’inflazione in Giappone, la lettura finale del Pil tedesco relativo al quarto trimestre, l’indice tedesco Ifo che misura la fiducia degli imprenditori, oltre all’inflazione dell’ eurozona (lettura finale).
La stagione delle trimestrali intanto prosegue in Europa e negli Stati Uniti: Danone, Berkshire Hathaway, Dropbox, Walmart, Deutsche Telekom, Orange, Glencore, Lloyds Banking Group, Barclays, Hsbc, Axa,e Swiss Re. A livello nazionale, uno degli appuntamenti societari da monitorare, è la presentazione del piano industriale e dei conti 2018 di Telecom Italia.