Il Fatto Quotidiano, nuovo passo verso Piazza Affari: pre-ammissione all’Aim Italia
Il motore delle quotazioni si riaccende a Piazza Affari, con il mercato Aim Italia che torna ad essere protagonista come è accaduto nel 2018. Dopo il debutto la scorsa settimana di Ilpra, prima matricola del 2019 di Borsa Italiana (approfondisci QUI), si attende domani lo sbarco in Borsa della bresciana Neosperience (con destinazione finale sempre sul listino delle piccole e medie imprese).
C’è un’altra società che ha intrapreso il percorso verso Palazzo Mezzanotte e si prepara a scrivere una nuova pagina della sua storia. Si tratta della Società Editoriale Il Fatto (Seif), che edita “Il Fatto Quotidiano”, che proprio ieri ha presentato a Borsa Italiana la comunicazione di pre-ammissione per la quotazione sul mercato dedicato alle Pmi. Il collocamento è strutturato mediante un’offerta in vendita di azioni proprie per complessive massime 6.417.893 azioni, pari al 25,7% del capitale sociale e warrant denominati “Warrant Seif 2019-2021”.
La forchetta di prezzo delle azioni è stata fissata tra 0,72 e 0,88 euro per azione. Verrà assegnato gratuitamente un warrant per ogni azione di Seif detenuta da tutti gli azionisti che saranno tali alla data di inizio delle negoziazioni delle azioni dell’emittente su Aim Italia. La società spiega in una nota che i proventi rivenienti dalla vendita di azioni proprie serviranno a supportare il piano di crescita di Seif, che punta a uno sviluppo digitale e data driven, e che è impegnata nella diversificazione del portafoglio di prodotti con un focus sulla produzione tv e sullo sviluppo della piattaforma di contenuti per la web tv loft.
Fondata a Roma nel 2009, Seif è guidata da Cinzia Monteverdi che commenta così le ultime notizie legate allo sbarco in Borsa: “Con il percorso di crescita che abbiamo intrapreso vogliamo portare Seif verso un futuro sempre più digitale, per essere protagonisti della transizione storica che oggi sta coinvolgendo profondamente il mercato dell’informazione e dell’editoria”. E spiega: “vogliamo affrontare al meglio questa rivoluzione, e esprimere tutte le nostre potenzialità per superare il publishing tradizionale e assecondare i trend di crescita che stanno interessando le nostre aree digitali e multimediali. Ciò richiede un vero e proprio cambio di mentalità, un rinnovamento che va dalla struttura e metodo di lavoro delle redazioni agli strumenti di fruizione dei nostri prodotti”.