Enel, verso una “nuova pagina strategica nel 2022”: Barclays invita a guardare al secondo semestre
Debolezza anche per Enel a Piazza Affari che ha già cancellato il buon avvio di contrattazioni stamattina, per scivolare in territorio negativo in Borsa (adesso il titolo cede l’1,8% a quota 6,657 euro). Ieri a mercati chiusi il big italiano dell’energia ha annunciato i risultati preliminari per il 2021 che vedono i ricavi salire a 88,3 miliardi di euro (+33,8%) e l’Ebitda attestarsi a 19,2 miliardi (+6,7%), mentre l’indebitamento finanziario netto a fine 2021 ha raggiunto quota 52 miliardi.
Barclays conferma la sua view positiva, rating overweight
All’indomani dei conti il titolo Enel è finito sotto la lente di Barclays che ha ribadito la raccomandazione overweight, con un prezzo obbiettivo di 9,7 euro nel report dal titolo “Welcome to a new beginning“. Secondo gli analisti della banca inglese, “il 2022 dovrebbe portare più visibilità su uno dei punti chiave relativi alla nuova strategia Enel presentata nel corso del suo Capital markets day di novembre, ovvero la riallocazione del capitale“. “Pagare 11x il p/e 2022-2024 per un tasso medio annuo di crescita dell’Eps 2022-2024 atteso in rialzo del 7,4% ci sembra un buon valore”, scrivono ancora da Barclays secondo i quali Enel volterà una nuova pagina strategica nel 2022 mentre cerca di di realizzare i piani annunciati a novembre nell’aggiornamento del piano strategico. In particolare, gli esperti di Barclays si attendono che l’esecuzione della nuova strategia aiuti a contrastare lo scetticismo degli investitori sulla politica di riallocazione del capitale. “A nostro avviso, infatti, gli investitori hanno la necessità di vedere che il piano di cessione da 10 miliardi di euro stia iniziando a concretizzarsi”.
Barclays si sofferma poi sui catalyst per il 2022. “Dato che i prezzi elevati del gas e dell’energia non sono un driver rilevante per gli utili di Enel, vediamo un primo semestre 2022 meno ricco di eventi rispetto al secondo, con il prossimo Capital markets day previsto non prima di novembre”, si legge nel report di Barclays nel quale ribadiscono che Enel rimane la loro utility verticalmente integrata preferita nel Sud Europa. “Al prezzo attuale dell’azione, la sua pipeline di energie rinnovabili, la più grande tra le utilities europee, ha un prezzo pari a zero – affermano da Barclays -. Nonostante Enel negozi a sconto rispetto ai competitor a causa della sua esposizione in America Latina, prevediamo che il processo di semplificazione della sua struttura aziendale porti a una riduzione dell’esposizione alla regione e a un re-rating del titolo”.
Il punto tecnico su Enel (analisi a cura dell’ufficio studi di Borse)
Prosegue con il ribasso di oggi la fase di debolezza di Enel, che nell’ultimo anno ha perso il 20% e si mantiene da settembre 2021 in un trading range compreso tra 6,59 e 7,15 euro. Al momento si trova a quota 6,73 euro e il principale supporto da monitorare in caso di prosecuzione del ribasso è a 6,59 euro. Al contrario, le resistenze che potrebbero ostacolare i rialzi sul titolo si trovano prima a 6,9, area psicologica dei 7 euro e poi target 7,15 euro. A conferma della debolezza in atto si segnala la posizione dei prezzi al di sotto della media mobile a 200 periodi e nei pressi di quella a 50 (su grafico giornaliero). Nonostante la debolezza di breve, analizzando il grafico settimanale vediamo come Enel si mantenga in trend crescente dal 2013, con una posizione dei prezzi al di sopra della trendline costruita dai minimi del 2012 e confermata anche a febbraio 2020.