Confcommercio su Pil Italia: deboli segnali positivi, ma non sufficienti
“L’attesa revisione al rialzo (da -0,2% a -0,1%) della caduta congiunturale del Pil nell’ultimo quarto dello scorso anno evidenzia una preziosa vitalità di famiglie e imprese nel provare a contrastare, attraverso consumi e investimenti, la crescente incertezza che impatta negativamente sulle aspettative. Commercio e turismo presentano ancora un valore aggiunto moderatamente dinamico, sostenendo il processo di terziarizzazione dell’economia italiana”, commenta l’ufficio studi di Confcommercio dopo la pubblicazione dei dati pubblicati oggi dall’Istat. “Questi deboli segnali positivi non sono sufficienti a modificare il profilo flettente dell’attività economica così che le prospettive per il 2019 restano orientate al peggioramento, tendenza che mette in seria discussione l’equilibrio dei conti pubblici. È auspicabile – conclude la nota – che nel prossimo Def si proceda a tracciare un quadro evolutivo più realistico nonché a indicare dove e come reperire le risorse necessarie a disinnescare i previsti aumenti dell’Iva”.