News Notizie Dati Bilancio Italia Illimity: approvati conti 2018, utile atteso a quota 280 mln nel 2023

Illimity: approvati conti 2018, utile atteso a quota 280 mln nel 2023

6 Marzo 2019 08:51

Il consiglio di amministrazione di Illimity Bank, società nata dalla fusione di Spaxs in Banca Interprovinciale, ha approvato il progetto di bilancio di Banca Interprovinciale e i risultati consolidati della spac per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2018. Nel dettaglio, la società guidata da Corrado passera, che proprio ieri è quotata sull’Mta di Borsa Italia, ha archiviato il 2018 con una perdita netta di 23,5 milioni di euro, che include il rosso di 9,4 milioni per l’intero esercizio 2018 di Spaxs e tre mesi di risultati economici di Banca Interprovinciale a partire dalla data di efficacia della business combination, negativi per 13,5 milioni a causa dei costi di esecuzione della business combination stessa, di natura non ricorrente, e dei primi investimenti in risorse e sistemi della nuova banca.

La nuova start-up bancaria digitale e specializzata in segmenti ad alto valore aggiunto del mercato delle Pmi inizia il 2019 con un’ampia dotazione patrimoniale, con un Cet1 ratio che si attesta oltre il 90% a dicembre 2018 e elevate disponibilità liquide, rappresentata da 440 milioni di cassa prontamente disponibile presso banche centrali e altri istituti di credito, a cui si aggiungono ulteriori buffer di liquidità rappresentati da titoli prontamente liquidabili per un valore nominale pari a 126 milioni, per supportare la crescita prevista dal piano industriale 2018-2023.

llimity conferma sostanzialmente i target di redditività del piano industriale 2018-2023 presentato lo scorso luglio, che prevedono un cost income ratio al 2023 inferiore al 30% e un Roe pari al 25%. L’utile netto dovrebbe invece raggiungere 280 milioni nel 2023, in crescita da un livello di 55-70 milioni nel 2020, il raggiungimento di 6,6 miliardi di totale attivi e il mantenimento di un Cet1 ratio superiore al 15% in tutto l’orizzonte temporale di piano. Tali obiettivi, spiega la società in una nota, includono pienamente gli effetti dei recenti e più sfidanti cambiamenti nello scenario economico e regolamentare.