Notizie Notizie Italia Illimity avanza in Borsa: confermati target redditività, distribuzione dividendi dal 2022  

Illimity avanza in Borsa: confermati target redditività, distribuzione dividendi dal 2022  

6 Marzo 2019 11:03

Seconda giornata di scambi a Piazza Affari per Illimity, la banca digitale specializzata nel credito alle Pmi e nei corporate Npl, che ha presentato al mercato i conti 2018 e conferma i target di redditività al 2020-2023 . Il titolo della società nata dalla fusione di Spaxs in Banca Interprovinciale avanza di oltre il 2,5% a 7,51 euro (ieri il titolo ha chiuso la seduta a 7,33 euro, dopo essersi spinto a quota 7,75 euro). 

llimity conferma sostanzialmente i target di redditività del piano industriale 2018-2023 presentato lo scorso luglio, che prevedono un cost income ratio al 2023 inferiore al 30% e un Roe pari al 25%. L’utile netto dovrebbe invece raggiungere 280 milioni nel 2023, in crescita da un livello di 55-70 milioni nel 2020, il raggiungimento di 6,6 miliardi di totale attivi e il mantenimento di un Cet1 ratio superiore al 15% in tutto l’orizzonte temporale di piano. Tale obiettivo include una politica di dividendi conservativa, con distribuzione di dividendi crescenti a partire dall’esercizio 2022, anno in cui si ipotizza un pay-out del 20%, in crescita al 25% nel 2023.
Illimity prevede inoltre di raggiungere un margine di intermediazione per 250-310 milioni di euro nel 2020 e 675 milioni nel 2023 e costi per 110-140 milioni nel 2020 e 160 milioni nel 2023.

Il 2019 parte con un’ampia dotazione patrimoniale, con un Cet1 ratio che si attesta oltre il 90% a dicembre 2018 e elevate disponibilità liquide, rappresentata da 440 milioni di cassa prontamente disponibile presso banche centrali e altri istituti di credito, a cui si aggiungono ulteriori buffer di liquidità rappresentati da titoli prontamente liquidabili per un valore nominale pari a 126 milioni, per supportare la crescita prevista dal piano industriale 2018-2023. “In una prospettiva divisionale, si confermano le dinamiche già previste nel piano industriale: la divisione Npl entrerà a regime più velocemente, pertanto rappresenterà il principale contributo all’utile ante imposte nel 2020”, si legge in una nota.

“Illimity inizia l’anno 2019 con una dotazione patrimoniale e di liquidità significativa, da investire nella robusta pipeline di business costruita in questi mesi. Confermiamo la strategia e gli obiettivi del nostro piano industriale, che già recepiscono sia i cambiamenti di scenario che regolamentari avvenuti dal luglio scorso ad oggi”, commenta Corrado Passera, che ieri nel corso della cerimonia di quotazione a Palazzo Mezzanotte ha presentato una parte della squadra di Illimity e ricordato le ambizioni della società (approfondisci qui).

Illimity ha presentato i numeri per il 2018, archiviato con una perdita netta di 23,5 milioni di euro, che include il rosso di 9,4 milioni per l’intero esercizio 2018 di Spaxs e tre mesi di risultati economici di Banca Interprovinciale a partire dalla data di efficacia della business combination, negativi per 13,5 milioni a causa dei costi di esecuzione della business combination stessa, di natura non ricorrente, e dei primi investimenti in risorse e sistemi della nuova banca.

A fine dicembre i crediti netti di Spaxs verso clientela erano pari a 597 milioni, con la voce titoli governativi italiani per un valore contabile di 114 milioni di euro classificati come Held To Collect. Successivamente all’efficacia della business combination dello scorso 20 settembre, Banca Interprovinciale ha iniziato la nuova operatività nei segmenti di business previsti dal piano industriale, realizzando nel quarto trimestre 2018 impieghi a clientela per complessivi 172 milioni. Di questi, circa 87 milioni rappresentano il valore di bilancio al 31 dicembre 2018 dei portafogli Npl acquistati, per il tramite di un veicolo di cartolarizzazione.
La banca ha inoltre erogato 51 milioni di euro di senior financing, garantito da un portafoglio di crediti non-performing corporate secured del valore nominale lordo di 1,2 miliardi. La divisione SME ha realizzato due operazioni nell’area Turnaround per un valore complessivo erogato di 34 milioni.