Telecom Italia: Elliott accusa Vivendi di promesse non mantenute e distruzione di valore
Nuove schermaglie in casa Telecom Italia in vista dell’assemblea del 29 marzo. Il fondo Elliott ha pubblicato oggi una nuova presentazione ‘Time for Tim’ (https://www.time-for-tim.com/) che illustra la scelta precisa di fronte alla quale si troveranno chiamati gli azionisti in occasione della prossima assemblea del 29 marzo 2019.
Nel documento, il fondo Usa afferma che i soci di Telecom Italia dovranno decidere “tra la stabilità e il continuo recupero di valore per la società o il ritorno della cattiva gestione di Vivendi con le sue promesse non mantenute, la distruzione di valore e il disprezzo per le regole di buona governance”.
Elliott ribadisce anche che “è il momento di dare a Tim e al suo cda stabilità e spazio di manovra per portare avanti la sua strategia, per arrivare a quella riorganizzazione di cui c’è gran bisogno e per arrivare in modo sostenibile alla creazione di valore per gli azionisti. È ora che Tim si lasci alle spalle la dannosa gestione del passato e ribadisca la sua decisione di guardare con fiducia al futuro. È ora che Tim diventi, come afferma il suo nuovo Amministratore Delegato, una società normale”.
L’affondo del fondo attivista di Paul Singer arriva dopo la nuova presa di posizione di parole di Vivendi che ha sollecitato nuovamente la Consob affinché accerti il ruolo di Elliott sulla defenestrazione dell’ad Amos Genish. I francesi hanno inoltre messo in dubbio l’operato del presidente Fulvio Conti accusato di aver fuorviato i Sindaci e favorito Elliott.