Ftse Mib chiude in flebile calo, Telecom al tappeto
Seduta interlocutorio per Piazza Affari dopo l’ascesa della vigilia. L’indice Ftse Mib ha chiuso con un calo marginale dello 0,03% a quota 20.631 punti. Gli investitori guardano oltremanica agli sviluppi sul fronte Brexit. Stasera il parlamento inglese è chiamato a pronunciarsi sull’accordo che la premier Theresa May ha raggiunto lo scorso novembre con l’Ue e che sembra essere stata migliorata dopo le garanzie vincolanti che la May avrebbe ricevuto dalla Commissione europea, in merito alla durata non illimitata del backstop irlandese. Nell’attesa del voto la sterlina ha virato al ribasso dopo il commento del procuratore generale del Regno Unito, Geoffrey Cox, secondo cui i rischi legali che incombono su Londra non sono stati affatto scongiurati.
Pioggia di vendite su Telecom Italia, arrivata a cedere quasi il 6% chiudendo a 0,52 euro. Le azioni della maggiore tlc italiana hanno preso fiato dopo aver guadagnato oltre il 20% dal minimo a 0,446 euro toccato lo scorso 22 gennaio. In attesa dell’assemblea del 29 marzo, gli ultimi sviluppi vedono l’Institutional Shareholder Services (ISS), società di consulenza agli azionisti, esortare gli investitori a respingere la proposta di Vivendi di sostituire cinque amministratori di Telecom Italia sostenuti da Elliott. Secondo il proxy advisor, Vivendi non è riuscita a essere convincente sul fatto che la modifica al consiglio di amministrazione della società sia giustificata, né ha presentato alcun argomento sostanziale relativo alla performance. Nei prossimi giorni, anche gli altri due proxy advisors, Glass Lewis e Frontis si pronunceranno sulla richiesta di Vivendi.
Seduta difficile anche per Salvatore Ferragamo con un dietrofront del 2% circa. La maison fiorentina del lusso stasera a mercati chiusi comunicherà i risultati finanziari 2018. A fine gennaio la società aveva comunicato i dati preliminari relativi ai ricavi consolidati per il 2018 pari a 1.347 milioni di euro, in calo del 3,4% a cambi correnti e del 1,7% a cambi costanti rispetto all’esercizio 2017. I dati finali potrebbero dare indicazioni sull’andamento dei primi mesi del 2019, e più in generale sulle prospettive per l’anno in corso.
In difficoltà oggi anche il titolo Juventus (-2,7%) con l’avvicinarsi del match decisivo di Champions League di stasera. I bianconeri sono chiamati a rimontare lo 0-2 dell’andata contro l’Atletico Madrid.