Ferragamo brilla, mercato va oltre conti 2018 e si concentra su outlook 2019
Rally di Salvatore Ferragamo sul Ftse Mib, all’indomani della pubblicazione dei risultati 2018. Nonostante una flessione degli utili, il mercato sembra apprezzare la redditività in linea con le aspettative, ma anche le prospettive per il 2019. A Piazza Affari, dopo la debolezza della vigilia, il titolo del gruppo fiorentino del lusso guadagna terreno, mostrando un +4,5% a 18,8euro (massimo intraday a 18,97 euro).
I conti 2018 di Salvatore Ferragamo sono arrivati ieri a mercati chiusi, con ricavi pari a 1,35 miliardi di euro, in flessione del 3,3% rispetto all’anno prima. Nel solo quarto trimestre i ricavi sono scesi del 3,5%, penalizzati dall’impatto delle valute e dalla minore incidenza dei saldi di fine stagione. Sull’intero esercizio l’Ebitda è diminuito del 13,8% a 214 milioni, in linea con le attese degli analisti, mentre l’utile netto ha registrato una flessione del 21% attestandosi a 90 milioni. Alla luce di questa performance, Ferragamo ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,34 euro per azione, rispetto agli 0,38 euro dell’esercizio precedente.
Per il futuro Salvatore Ferragamo afferma di avere poca visibilità nell’attuale contesto, ma di volersi impegnare alla valorizzazione del brand e all’ottimizzazione dei processi e della struttura organizzativa, mirando a creare i presupposti per una crescita sostenibile nel medio periodo.
In particolare, nel comunicato diffuso ieri scrive: “Nel contesto di uno scenario macroeconomico e di mercato, caratterizzato da limitata visibilità, le azioni primarie del gruppo Salvatore Ferragamo sono principalmente rivolte a una comunicazione mirata alla valorizzazione del brand ed all’ottimizzazione dei processi e della struttura organizzativa, in coerenza con i programmi già avviati nel secondo semestre 2018, mirando a creare i presupposti per una crescita sostenibile nel medio periodo”.
Post conti, prevale una certa cautela tra gli analisti. Con Credit Suisse che rivede il target price su Salvatore Ferragamo, portandolo a 16 da 14 euro, ma mantiene il giudizio underperform. Guardando ai risultati 2018, il broker elvetico sottolinea che “Ferragamo ha riportato un Ebitda per l’intero esercizio a 214 milioni di euro, in linea con il consensus Bloomberg”. Al contempo, gli esperti hanno però ritoccato verso il basso le stime sull’utile per azione (Eps) 2019/2020 del 4%, “in gran parte a causa di un aumento del tax rate”.
“Pensiamo che il marchio debba investire di più per supportare le vendite – sostengono gli analisti della banca svizzera -. Se il 2018 è stato un anno di transizione in termini di management e i costi sono saliti, il 2019 dovrebbe essere un anno di rilancio, anche se il piano di investimenti sembra prudente”. Quanto al management Credit Suisse ricorda che sono trascorsi più di otto mesi dall’arrivo in Ferragamo dell’a.d. Micaela Divelec Lemmi, ma con la sua strategia attuale non sembra esserci spazio per una vera e proprio invesione di tendenza.
Sul fronte dell’outlook, gli analisti di Fidentiis che mantengono una raccomandazione hold su Ferragamo scrivono: “Le attuali aspettative del consensus per il 2019, con Bloomberg che indica ricavi a 1,39 miliardi di euro e un Ebitda di 225 milioni, appaiono ragionevoli. Un migliore mix di canali dovrebbe inoltre garantire un miglioramento del margine lordo”.