Notizie Notizie Mondo Crescita globale rallenta ma ci sono tre motivi per essere ottimisti

Crescita globale rallenta ma ci sono tre motivi per essere ottimisti

21 Marzo 2019 16:12

Più che ad una recessione globale, assisteremo piuttosto ad un rallentamento ma nonostante ciò ci sono tre motivi per essere ottimisti. Li indica Keith Wade, Chief Economist & Strategist di Schroders secondo cui le preoccupazioni riguardo ad una possibile recessione resteranno elevate nel breve termine. Ma guardando ad un orizzonte temporale più lungo, sottolinea l’esperto, c’è ottimismo riguardo alla crescita.

Un ottimismo che è diretta conseguenza di tre fattori secondo Wade. Il primo fattore concerne i prezzi energetici e i consumatori: con i prezzi più bassi si abbassa il livello di inflazione, che a sua volta sta sostenendo il potere d’acquisto dei consumatori a livello globale. I consumatori statunitensi, grazie alla tassazione relativamente bassa sulla benzina combinata con un aumento dei compensi, sta portando a una crescita dei salari reali attorno al 2%, il livello più alto negli ultimi tre anni, tendono a vedere i benefici complessivi di questa situazione. Un discorso che vale anche per l’Europa e l’Asia.  Il secondo fattore che genera ottimismo sulla crescita riguarda l’accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. Sebbene ci siano ancora diversi ostacoli da superare, soprattutto in riferimento alla protezione dei diritti di proprietà intellettuale, ciò ha segnato un miglioramento rispetto all’escalation che gli analisti si aspettavano. Di conseguenza l’aumento dei dazi sarà ora più limitato e ciò aiuterà a ridurre i costi, a proteggere i margini di profitto e a contenere l’inflazione. Infine terzo fattore riguarda la politica monetaria più accomodante, in parte conseguenza del minor livello di inflazione.

Questi tre fattori sono alla base delle nostre previsioni per l’economia globale dice l’analista di Schroders. “Tuttavia, abbiamo recentemente ridotto le nostre previsioni sulla crescita del Pil globale nel 2019 al 2,8% dal 2,9%” conclude l’esperto “sulla base delle nostre previsioni al ribasso per UK, Eurozona e Giappone, controbilanciato da un lieve aumento sulle aspettative per la Cina. Allo stesso tempo abbiamo recentemente aumentato le previsioni su un orizzonte temporale più lungo. Per il 2020 le previsioni di crescita per gli Stati Uniti sono passate all’1,6% (dall’1,3%), per il Giappone allo 0,4% (dallo 0%) e per la Cina al 6,1% (dal 6,0%)”.