Confindustria, Boccia dopo allarme recessione CSC: ‘governo lanci operazione shock reattiva’
Il numero uno di Confindustria Vincenzo Boccia prende la parola e, nel commentare il quadro desolante che arriva dagli Scenari economici, incita l’esecutivo a muoversi:
“Il rallentamento dell’economia è maggiore di quello che immaginavamo e questo ci obbliga a reagire e a trovare soluzioni”. Per Boccia la priorità è “riportare l’attenzione al lavoro e all’occupazione, consapevoli di cosa sta vivendo il tessuto produttivo italiano”.
Tre gli assi prioritari: “infrastrutture, credito e crescita, intesa come riattivazione degli investimenti privati”.
Il numero uno di Confindustria continua, affermando che “un’operazione shock reattiva, con risorse già stanziate, sarebbe un bel messaggio”. In ogni caso, la “sfida che il sistema industriale lancia alla politica e al governo” è chiara: “è arrivato il momento di diventare un gigante politico, oltre ad essere gigante economico essendo noi la seconda manifattura d’Europa”.
Il Centro Studi di Confindustria oggi ha reso noti i propri Scenari economici. Forte il downgrade sull’outlook della crescita del Pil italiano, rivisto al ribasso da +0,9% precedente a crescita zero nel 2019.
Gli economisti hanno lanciato l’allarme recessione: “Nel 2019 la domanda interna risulterà praticamente ferma e una recessione potrà essere evitata solo grazie all’espansione, non brillante, della domanda estera”. Questo “a meno che non si realizzi l’auspicato cambio di passo nella politica economica nazionale”.