Banca Carige: settimane decisive, fondi cercheranno appoggio di Malacalza
Il colosso americano BlackRock resta in prima fila sull’affaire Carige. Ad attirare l’interesse per il fondo Usa sono in particolare i 3,5 miliardi di crediti deteriorati e la controllata attiva nel private banking Banca Cesare Ponti.
L’interesse di BlackRock sarebbe infatti soprattutto rivolto a Banca Cesare Ponti, la private bank dell’istituto di credito genovese che in base al piano industriale presentato dai commissari punta a raccogliere in cinque anni 18 miliardi di masse gestite, dopo averne perse il 30% dal 2014 a oggi.
IL RUOLO DECISIVO DI MALACALZA
Banca Carige è stata commissariata il 2 gennaio scorso dalla Bce e ora deve trovare un compratore per evitare un intervento di Stato. Sarebbe scemato l’interesse di Apollo, mentre rimane in corsa Varde Partners. Le offerte, stando a quanto riferito dall’agenzia Reuters, dovrebbero arrivare entro metà aprile. I potenziali acquirenti dovranno cercare l’appoggio del primo azionista della banca, la famiglia Malacalza, che possiede il 27,5% e che a dicembre votò contro l’aumento di capitale. L’appoggio dei Malacalza risulta importante per portare avanti con successo l’aumento di capitale da 630 milioni di euro messo in cantiere dalla banca.
Fabio Innocenzi, uno dei tre commissari della banca, ha confermato ieri che le offerte sono attese entro metà aprile precisando che Banca Cesare Ponti rappresenta uno dei pilastri del piano.
L’ABBOCCAMENTO DEL 2015 CON BPM
Sempre ieri Giuseppe Castagna, attuale ad di Banco BPM, ha rilevato che nel 2015 incontrò a Milano l’azionista Vittorio Malacalza e l’allora AD di Banca Carige Piero Montani per discutere di una possibile fusione tra i due istituti, ipotesi che naufragò ben presto per far posto all’operazione con il Banco Popolare.