Deutsche Bank: piano per aumento capitale fino a 10 mld di euro per fusione Commerzbank
Deutsche Bank avrebbe intenzione di lanciare un aumento di capotale di un valore compreso tra 3 e 10 miliardi per finanziare l’accordo di fusione con Commerzbank. E’ quanto riporta il Financial Times, citando fonti vicine al dossier. Contattata dal quotidiano britannico, la banca tedesca ha risposto via email sottolineando che “è davvero troppo presto, in questo momento del processo di due diligence, fare una valutazione credibile sulla necessità o meno di ulteriore capitale”. Il ministero delle finanze tedesco ha preferito invece non rilasciare commenti sulle indiscrezioni dell’FT. Male il titolo Deutsche Bank che, alla borsa di Francoforte, cede fino a -4,4% del suo valore. Secondo il quotidiano, il governo tedesco sarebbe comunque favorevole a una eventuale decisione di raccogliere ulteriori capitali. In questo modo, infatti, la banca risultante dall’operazione di M&A non dovrebbe preoccuparsi di provvedere alla raccolta di nuovi mezzi freschi. Non solo: Berlino starebbe anche considerando l’opzione di partecipare all’aumento di capitale.
Non sono pochi gli analisti ed esperti che, negli ultimi giorni, hanno affermato che il matrimonio tra Deutsche Bank e Commerzbank, non si dovrebbe fare. Più di una resistenza alla fusione è stata espressa anche da da alcuni sindacalisti presenti nel board di supervisione di Deutsche Bank.
In particolare Jan Duscheck, esponente del sindacato tedesco Verdi, ha messo in dubbio la stessa logica dell’operazione:
“Siamo contrari alla fusione”, aveva detto, aggiungendo che, a suo avviso, la banca risultante dal matrimonio si rivelerebbe una preda ancora più vulnerabile a un takeover ostile dall’estero. Altro che quel “campione nazionale” sponsorizzato da Berlino.
Il sindacalista ha avvertito, anche, che nel breve termine una merger tra le due banche metterebbe a rischio 10.000 posti di lavoro. Il numero potrebbe poi triplicarsi nel lungo termine, fino a 30.000.
Tra i rischi dell’accordo, anche il buco finanziario di diversi miliardi di euro che potrebbe venirsi a creare: la fusione, infatti, renderebbe necessario un aggiustamento alle valutazioni di alcuni investimenti che le banche hanno effettuato.
Commerzbank, per esempio – stando a quanto ha riportato di recente Reuters – detiene titoli di debito italiani rilevati per un valore di 30,8 miliardi di euro, che ora valgono però 27,7 miliardi di euro, per una svalutazione di 3,1 miliardi.
Un matrimonio tra i due istituti, spiega Reuters, finirebbe per ‘cristalizzare questa perdita’, visto che ‘Deutsche ha partecipazioni del genere iscritte a bilancio al valore di mercato’.