Brexit: Theresa May ci riprova per la terza volta, oggi il voto di Westminster. Alert Draghi per mercati
Il numero uno della Bce, Mario Draghi, ha avvertito i leader europei sul fatto che, a suo avviso, i mercati non stanno prezzando a pieno il rischio che si concretizzi per il Regno Unito il worst risk scenario, ovvero un no-deal Brexit. E’ quanto ha riportato un funzionario senior dell’Unione europea, precisando che l’avvertimento di Draghi ai leader Ue è stato lanciato la scorsa settimana.
Oggi giornata cruciale per il futuro del Regno Unito: Westminster si appresta a votare per la terza volta il Withdrawal Agreement, ovvero la proposta sui termini del divorzio Brexit che la premier Theresa May ha concordato lo scorso novembre con Bruxelles. La proposta è stata già bocciata due volte, ma May conta ora sul sostegno di un numero maggiore di esponenti del suo partito Tory per far passare l’accordo alla Camera dei Comuni.
Se il Parlamento darà il suo benestare alla proposta di May, allora – in base a quanto deciso dal Consiglio europeo – il Regno Unito avrà tempo fino al prossimo 22 maggio per completare l’iter legislativo necessario per rendere concreto il divorzio.
In caso contrario, il 12 aprile sarà la data in cui dovrebbe concretizzarsi il no-deal Brexit, anche se la Bbc, nel riportare diversi scenari, parla anche della possibilità che rinizi tutto da capo, nel caso in cui l’Unione europea decida di riaprire le trattative sulla Brexit.
Si riparla ancora delle opzioni: cancellazione dell’Articolo 50, secondo referendum o ritorno alle urne.
Due giorni fa la premier Theresa May, consapevole delle varie disfatte che ha incassato, e del fatto che fin troppi esponenti del partito Tory sono ormai pronti a chiedere la sua testa, ha annunciato di essere pronta a dimettersi, a patto che Westminster approvi finalmente il suo accordo sulla Brexit.