Borsa Parigi: EssilorLuxottica rialza la testa ma per SocGen situazione “non utile agli azionisti”
Rialza la testa il titolo EssilorLuxottica che sulla piazza di Parigi segna un rialzo dell’1,17% attorno ai 97 euro. A pesare lo scontro tra Leonardo Del Vecchio e l’anima francese culminato con la richiesta di arbitrato da parte di Delfin. Una situazione che, a detta di Societe generale che mantiene il rating ‘hold’, “non è utile agli azionisti” ed è al momento in “uno stallo di fatto”.
Ad ottobre la fusione definitiva tra i due gruppi, una delle più grandi mai avvenute in Europa, con il conferimento delle azioni dell’italiana Luxottica nella francese Essilor e la quotazione della holding. Ad accendere il braccio di ferro tra le dirigenze di Luxottica ed Essilor però ben presto arrivò la nomina del nuovo CEO della società. Del Vecchio che con la sua holding Delfin ha il 32,5% delle quote azionarie e il 31% dei diritti di voto ed è presidente della nuova società vorrebbe al posto di amministratore delegato il suo braccio destro Francesco Milleri, persona però poco gradita ai francesi di Essilor.
Delfin in una nota ha parlato di condotte di alcuni rappresentanti di Essilor contrari al dovere di leale cooperazione e buona fede, riferendosi a al fatto che Essilor avrebbe assunto quattro manager, tutti in posizioni chiave, senza che né lui né il consiglio di amministrazione ne venissero informati. Hubert Sagnières, il vicepresidente in quota Essilor ha respinto le accuse al mittente e lo scontro è sfociato nella richiesta arrivata ieri da parte di Leonardo Del Vecchio, presidente di EssilorLuxottica, di un arbitrato per ottenere un’ingiunzione contro il vicepresidente della società, Hubert Sagnières. In seguito alle notizie dello scontro il titolo di EssilorLuxottica, quotata alla Borsa di Parigi, ha perso oltre il 6 per cento il 21 marzo, facendo temere per il futuro del processo di integrazione tra le due società.