Brexit: Theresa May chiede rinvio breve a 30 giugno, Bruxelles guarda al 2020
La premier britannica Theresa May, assediata dall’ira dei Brexiteers, ha scritto una lettera a Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, chiedendo un’estensione breve dell’Articolo 50, fino al prossimo 30 giugno.
Il rinvio, ha precisato May, potrebbe essere più breve nel caso in cui il Parlamento votasse il suo accordo.
Bruxelles ha già accordato un rinvio del divorzio del Regno Unito dal blocco europeo, dalla data del 29 marzo precedentemente fissata al prossimo 12 aprile.
Westminster sarebbe tuttavia ancora lontana dal dare semaforo verde all’accordo che la premier ha siglato lo scorso novembre con l’Unione europea.
Oggi la Bbc ha riportato alcuni rumor, secondo cui Tusk starebbe valutando, l’opzione di concedere al Regno Unito un’estensione dell’Articolo 50 di 12 mesi.
Questo significa che la data per il divorzio del Regno Unito dall’Unione europea, rinviata al 12 aprile, verrebbe ulteriormente spostata all’aprile del 2020.
Secondo la fonte, il piano prevede che il divorzio possa arrivare anche prima, nel caso in cui il Parlamento britannico riuscisse a ratificare l’accordo che la premier May ha raggiunto con Bruxelles lo scorso novembre (bocciato dalla Camera dei Comuni per ben tre volte).