Prysmian inciampa di nuovo su WesternLink, -28% in Borsa rispetto a un anno fa
Nuovo tonfo in Borsa per Prysmian, che dopo la prima ora e mezza di contrattazioni segna un calo di quasi il 4% a Piazza Affari a quota 16,475 euro. Pesano come un macigno i nuovi problemi legati al progetto WesternLink, il cavo sottomarino che collega Scozia e Galles.
Una nota di Prysmian di ieri sera ha avvertito circa i nuovi problemi del cavo sottomarino: “A seguito della comunicazione rilasciata da WesternLink, dove si informa che durante l’esecuzione di ulteriori commissioning test il sistema di protezione del collegamento si è attivato mettendo il sistema fuori servizio, Prysmian Group conferma che sono state prontamente avviate le attività di investigazione necessarie per verificare il problema. Ulteriori informazioni verranno fornite sulla base dei risultati delle investigazioni in corso”.
12 MESI DA DIMENTICARE
Il titolo Prysmian risulta tra i pochi titoli che presentano un saldo negativo da inizio anno con quasi -2% ytd. Solo A2A (-3,4%) sta facendo peggio in questo primo scorcio d’anno. Guardando agli ultimi 12 mesi il passivo è decisamente più pesante (-28% circa) con proprio WesternLink che ha cadenzato l’andamento negativo in Borsa nell’ultimo anno.
Nell’ultimo anno sono stati ripetuti i problemi legati al progetto WesternLink. Il gruppo lo scorso giugno era stato costretto a rivedere al ribasso stime Ebitda 2018 per maggiori costi del contratto Westernlink; successivamente a settembre era stata costretta a sospendere temporaneamente la messa in servizio e il collaudo del collegamento in cavo tra la Scozia e il Galles (WesternLink interconnection) per un nuovo evento non correlato a quello di giugno 2018.
Una nuova temporanea interruzione al progetto WesternLink era stata annunciata il 20 febbraio. Poche settimane fa (21 marzo), WesternLink aveva indicato che il cavo era prossimo a tornare operativo dopo che i lavori per riparare la faglia che si trova sulla sezione del cavo terrestre meridionale.