Netflix: in attesa della trimestrale ecco i fattori che incideranno sul titolo
La stagione delle trimestrali dei big Usa è entrata nel vivo e domani sarà la volta di uno dei FAANG, Netflix, il gigante dei video in streaming. Ma come andranno i conti del primo trimestre? In attesa dei risultati che arriveranno a mercati chiusi. Ricorda Michael Hewson, chief market analyst di Cmc Markets UK, nel suo trimestre più recente Netflix ha registrato un fatturato di 4,19 miliardi di dollari, con un aumento di 8,8 milioni di abbonati totali toccando 29 milioni di abbonati in più rispetto a un anno fa. In un mercato sempre più competitivo Netflix rimane però il leader di mercato (del suo spazio) e la sua valutazione dipenderà molto dalle sfide che probabilmente dovrà affrontare nel breve termine. La riduzione dei margini, dato che l’azienda spende sempre più risorse per l’aggiunta di contenuti, dice l’analista, eserciterà probabilmente una pressione al rialzo sui prezzi degli abbonamenti. Da qui gli utili sono attesi a 0,58 centesimi di dollaro per azione conclude l’analista.
La reazione del titolo in Borsa
Gli investitori sono alla finestra in attesa di capire come reagirà sul mercato il titolo dopo la trimestrale. Nella seconda metà del 2018, la società ha visto crollare le azioni da oltre 400 dollari di giugno ad un minimo di 250 per azione poco prima di Natale. A gennaio, quando ha registrato 8,8 milioni di nuovi abbonati, il titolo Netflix ha visto un rialzo dei rendimenti da inizio anno di circa il 37%. Da qui la domanda che si pone Jeff Reeves su Marketwatch: come andranno le azioni Netflix il 16 aprile all’indomani della trimestrale? Sarà un titolo in crescita, o gli investitori considereranno i numeri di gennaio un valore anomalo che non può compensare le sfide a lungo termine?
Ci sono alcune domande più importanti a cui Netflix deve dar conto. In primis come sono stati impiegati e indirizzati gli aumenti dei prezzi annunciati a gennaio: se la società afferma che utilizzerà tale liquidità per ripagare il debito derivante dai suoi investimenti iniziali e per finanziare ulteriori programmi originali, la domanda da un milione di dollari che si pongono gli investitori è se il piccolo aumento dei prezzi porterà ad una reazione da parte degli abbonati.
I fattori che incideranno sul titolo
Altro fattore cruciale da considerare è la competizione che sta prendendo piede sulla crescita. All’epoca del suo lancio nel 2014 c’erano meno opzioni per lo streaming. Ora, in molti si stanno lanciando nell’impresa, da Amazon a società più piccole come HBO Now e da ultimo la sfida lanciata da Disney+ che da novembre farà il suo ingresso nel settore dei video in streaming a un prezzo più basso rispetto a quello di Netflix. Anche se quest’ultima può generare più liquidità per i suoi contenuti, resta il fatto che ci sono molte altre concorrenti agguerrite.
Sull’andamento del titolo in borsa sarà cruciale anche sapere quali contenuti ha in serbo nei prossimi mesi Netflix. A maggio è previsto lo show “Wine Country”, e a luglio l’attesissima terza stagione della serie cult “Stranger Things”. Ma gli investitori probabilmente cercheranno qualcosa in più sul fronte della offerta. Dopotutto, parte del motivo per cui Netflix ha raccolto un tale slancio negli ultimi anni è stato il successo di serie originali, come la stagione del debutto del 2013 di “House of Cards”. Alcuni sostengono che il futuro di Netflix dovrebbe essere nella programmazione mirata di nicchia con progetti più piccoli pesanti per famiglie e a quelli per gli appassionati di anime o amanti della natura. Ma è difficile mantenere fresche tutte queste categorie. Non resta intanto che attendere le indicazioni che arriveranno domani, con la pubblicazione dei conti.