Sofferenze nette in forte calo: da novembre 2015 flessione di oltre 55 miliardi di euro
Lieve rialzo a febbraio 2019 per le sofferenze nette, quelle cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse che si sono attestate a 33,6 miliardi di euro dopo i 33,5 miliardi registrati a gennaio e i 31,8 di dicembre 2018.
Il dato comunque, come rivela l’Abi nel suo consueto Report mensile, è in forte calo rispetto ai 54,5 miliardi di febbraio 2018 (-21 miliardi pari a -38,3%) e ai 77 miliardi di febbraio 2017 (-43,4 miliardi pari a -56,3%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 a 88,8 miliardi, la riduzione è di oltre 55 miliardi (pari a -62,1%). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali – continua l’associaizone guidata da Antonio Patuelli – si è attestato all’1,95% a febbraio 2019 (era 3,16% a febbraio 2018, 4,41% a febbraio 2017 e 4,89% a novembre 2015).
In merito ai prestiti a famiglie e imprese, dai dati al 31 marzo 2019, emerge che questi registrano una crescita su base annua pari all’1,0%.
Mutui e prestiti in crescita, calano i tassi di interesse
Sulla base degli ultimi dati relativi a febbraio 2019, si conferma la crescita del mercato dei mutui. L’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,5% su base annua, mentre i tassi di interesse calano. Nel dettaglio il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato pari a 1,87% (1,91% a febbraio 2019, 5,72% a fine 2007), mentre il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è risultato pari a 1,43% (1,51% il mese precedente; 5,48% a fine 2007).