ENI: trimestre atteso in crescita nonostante calo a/a del prezzo del petrolio
Inizia il round di trimestrali in cui le società quotate pubblicheranno i conti del primo trimestre 2019. Eni presenterà i conti del primo quarter domani mercoledì 24 aprile. La conference call sarà alle ore 16.00.
Il trimestre si preannuncia positivo ed ENI non dovrebbe avere problemi a mostrare conti in progresso a/a, in termini di Ebit adjusted e utile netto adjusted. Questo nonostante il primo trimestre dello scorso anno abbia visto prezzi del petrolio più alti. Se guardiamo al Brent infatti, nel primo trimestre 2018 abbiamo avuto un prezzo medio del Brent (future) a 67,3 dollari, contro i 63,8 dollari al barile del pari periodo 2019 (-0,5% a/a). A bilanciare il calo del greggio, l’effetto cambi e la maggiore efficienza operativa.
Vediamo allora cosa si aspettano gli analisti dai conti della big del petrolio italiano e su cosa saranno focalizzati.
ENI per il consensus dovrebbe fissare un Ebit adjusted di 2,53 miliardi, dunque con un rialzo circa del 6% rispetto ai circa 2,38 miliardi del quarto trimestre 2018. In particolare, l’E&P dovrebbe passare da 2,085 miliardi a 2,35 miliardi (+12,7% a/a). Il business del G&P (Gas and Power), dovrebbe raggiungere 0,27 miliardi, contro i 0,32 miliardi del pari periodo 2017. Il business del R&M dovrebbe attestarsi a 50 milioni. Il mercato si attende poi utile netto adjusted a 1,05 miliardi, in progresso circa del 7,3%. La produzione dovrebbe attestarsi a 1.851 kboe/g, in linea col pari periodo 2018.
Analisi fondamentale: analisti posizionati sul buy
Per quanto riguarda il target degli analisti, Bloomberg evidenzia che di 32 analisti che seguono la società, 22 raccomandano il buy e 8 sono neutral. Solo 2 analisti consigliano di vendere. Il target price medio è 18,25 euro, con un rendimento potenziale del 15,9%. Come si evince dall’immagine poi, negli ultimi 6 mesi il consensus è rimasto praticamente invariato con maggior esposizione sui buy, mentre lo spread price, ovvero la forchetta tra il target price e il prezzo di ENI, si è ristretto in seguito al forte rialzo del titolo.
Sui multipli ENI è a sconto sull’Ev/Ebitda 2019 a 3,5, contro 5,4 volte. Il P/E 2019 è a 12,3 volte, contro 13,3 dei peer.
Analisi Tecnica: titolo tra supporto MM 200 periodi e 16 euro
Il titolo Eni a metà aprile ha infranto il canale rialzista che caratterizzava i corsi dai minimi di dicembre 2018. I prezzi hanno però trovato sostegno sulla media mobile 200 periodi e sul ritracciamento di Fibonacci del 38,2% di tutto il down trend avviato a maggio del 2018 a 15,48 euro. Il titolo oggi poi ha segnato un forte rialzo in gap up, che potrebbe riportare i corsi verso i 16 euro. Inutile dire che il vero market mover saranno i conti del quarter. Cosa che potrebbe dare spinta al titolo per superare la resistenza dei 16 euro.
I livelli più importanti da monitorare rimangono 2. Al rialzo i 16 euro sono la resistenza da abbattere per aprire verso area 17 euro. Al ribasso invece il primo supporto è sulla media mobile a 15,36 euro. In caso di break ribassi di breve verso il livello chiave dei 15 euro. In caso di rottura il quadro grafico peggiorerebbe, con discese fino a 14,6 e 14 euro.