Gima TT continua a correre (+3%) dopo l’ok alla vendita in Usa della sigaretta che non brucia
Seduta con i fiocchi quella di ieri per Gima TT, controllata di IMA, che ha terminato le contrattazioni con un guadagno del 22,84%. Oggi non si ferma la corsa del titolo che avanza del +3% a 8,95 euro. A far schizzare ieri le quotazioni è stato principalmente il via libera da parte della Food and Drug Administration (Fda) statunitense alla vendita di Iqos, il dispositivo che scalda il tabacco senza bruciarlo prodotto dalla Philip Morris.
Il sistema, segnala l’agenzia sul proprio sito, “è uno strumento adeguato ai fini della protezione della salute pubblica” e pertanto ne viene autorizzata la vendita negli Usa, dove il prodotto sarà equiparato alle sigarette convenzionali in termini di tassazione e regolamentazione. L’interesse per Gima TT deriva dal fatto che è uno dei maggiori fornitori della Philip Morris per quanto riguarda le macchine per l’imballaggio dei pacchetti.
Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno apprezzato questa notizia e hanno deciso di aumentare il target price su Gima TT portandolo rispettivamente a 6,9 euro, migliorando il giudizio a hold. Anche Mediobanca ha alzato il prezzo obiettivo a 8,5 euro con raccomandazione outperform.
“L’avvio della penetrazione di iQos negli Usa rappresenta una buona notizia per Philip Morris e per Gima TT – commentano gli analisti di Equita – in quanto dà maggiore visibilità alle crescite del consumo di iQos”. Secondo la sim milanese Philip Morris, al raggiungimento “di tassi di utilizzo degli impianti intorno al 60/70%, potrebbe tornare a investire in capacità produttiva, ridando supporto agli ordini di Gima TT che al momento sono molto scarichi (ci aspettiamo 15 milioni nel primo trimestre 2019)”. Equita ha un giudizio buy sul titolo Gima TT con target price a 7,5 euro.
Ben comprata anche IMA (azionista di riferimento di Gima TT con una quota del 60,084% del capitale) nella seduta di ieri che è terminata con un rialzo del 7%. Oggi seduta ancora positiva con il titolo che avanza di oltre il 2% a 76,50 euro.