Notizie Dati Bilancio Italia Geox deraglia dopo calo ricavi trimestrali, obiettivi piano a rischio

Geox deraglia dopo calo ricavi trimestrali, obiettivi piano a rischio

13 Maggio 2019 10:25

Si profila un lunedì nero per Geox che dopo la prima ora di contrattazioni cede quasi il 13% a 1,366 euro, peggiori titolo di tutto il listino milanese. Venerdì sera Goex ha diffuso i conti del primo trimestre con Geox che ha chiuso il primo trimestre del 2019 con ricavi in calo (260,9 milioni di euro dai 264,5 milioni nel primo trimestre 2018). A fronte di mercati ancora difficili, la società rimarca che diventa “ancora più critico il perseguire con determinazione gli obiettivi fissati dal Piano Strategico 2019-2021”. Il piano, approvato lo scorso autunno, prevede una crescita delle vendite nette del 6,5% annuo con un target di circa 950 milioni – 1.000 milioni di euro a fine piano.

Dai picchi 2019 toccati il 4 marzo, il titolo Geox segna un tracollo del 29% circa. Oggi gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno tagliato la raccomandazione da buy a hold e il prezzo obiettivo da 1,8 a 1,5 euro.

Matteo Mascazzini, Amministratore Delegato di Geox, ha sottolineato come l’andamento del trimestre ha evidenziato un andamento positivo delle vendite comparabili dei negozi a gestione diretta, soprattutto nel canale online, a cui si è contrapposto il calo del canale multimarca e del franchising impattati rispettivamente alla razionalizzazione in corso, tesa a rinforzare la solidità del business ed a supportare l’immagine del brand, e dall’ottimizzazione della presenza distributiva.

Per quanto riguarda i negozi a gestione diretta, le vendite comparabili (like-for-like) sono risultate in aumento del 3,4%. La crescita è stata sostenuta in particolare dal canale online (a gestione diretta in Europa dal Luglio 2018) che ha proseguito la sua crescita a doppia cifra (+25% nel trimestre, +15% nella seconda metà del 2018). I ricavi del canale franchising, nonostante vendite comparabili stabili, sono risultati in calo del 12,9% a causa degli effetti dell’ottimizzazione distributiva degli ultimi trimestri, con chiusure e conversioni a DOS pari a circa il 10% del perimetro di marzo 2018, e di un differente timing delle spedizioni, che sarà tuttavia riassorbito nel secondo trimestre.