Notizie Notizie Mondo Bayer: ennesima sentenza contro Roundup, titolo rivede minimi a sette anni

Bayer: ennesima sentenza contro Roundup, titolo rivede minimi a sette anni

14 Maggio 2019 10:53

Ennesima sconfitta (la terza consecutiva) di Bayer per l’erbicida Roundup, prodotto da Monsanto, la società americana acquistata l’anno scorso dal colosso tedesco della chimica. Il tribunale di Oakland in California ha condannato Monsanto a pagare oltre 2 miliardi di dollari a una coppia di anziani, i coniugi Pilliod, entrambi malati di cancro. Si tratta delle terza sentenza contro il Roundup, il diserbante a base di glifosato, che avrebbe causato l’insorgere del cancro nei due coniugi che hanno usato il diserbante per oltre 30 anni. Secondo i giudici, ha rappresentato un “fattore significativo” nella malattia.

L’ultima sentenza sul caso Roundup era arrivata a marzo, quando il tribunale di San Francisco aveva dichiarato che l’erbicida a base di glifosato commercializzato da Monsanto aveva contribuito all’insorgere del cancro in un agricoltore della California (approfondisci qui). 

Bayer, che ha finalizzato l’acquisizione di Monsanto l’anno scorso per 62,5 miliardi di dollari, ha espresso la sua delusione per la sentenza, contestando tutte le affermazioni secondo cui Roundup o il glifosato potrebbero causare il cancro, preparandosi al ricorso. “Il verdetto della giuria – spiega Bayer in un comunicato stampa – è in conflitto diretto con le decisione dell’agenzia per la Protezione Ambientale e il consenso delle autorità sanitarie di tutto il mondo, secondo cui i prodotti a base di glifosato possono essere usati in sicurezza e che il glifosato non è cancerogeno”.

La reazione in Borsa, titolo rivede minimi a sette anni

Le vendite si abbattono su Bayer, che indossa la maglia di peggiore del Dax. In una seduta caratterizzata dai rialzi per la Borsa di Francoforte il titolo del gruppo tedesco perde circa il 2,71% e si muove sotto quota 55 euro, arrivando a toccare i minimi a sette anni. Roundup resta un problema: l’erbicida è infatti oggetto di migliaia di altre azioni legali negli Stati Uniti (si parla di oltre 5mila, ma alcuni indicano addirittura 11.200 azioni legali).