Confindustria, Boccia: prossima manovra implica scelte non indolori, non chiaro come evitare aumento Iva e introdurre flat tax’
Va detto “con franchezza” che con la prossima legge di bilancio “non ci sono scelte semplici o indolori”. Servono pertanto “responsabilità e ragionevolezza”, soprattutto è “cruciale” individuare “un mix di interventi che riduca deficit e debito, rassicurando i mercati finanziari senza compromettere la crescita”. Così Vincenzo Boccia parla delle scelte che il governo M5S-Lega dovrà prendere quando stilerà la prossima manovra per il 2020, nell’autunno di quest’anno.
Boccia lancia anche un monito ai leader dell’esecutivo, laddove afferma che la “bulimia di consenso immediato affida ai social la ricerca di una popolarità che si misura in termini di like”.
Il “presentismo imperante – avverte – è una malattia molto grave perché impedisce di vedere oltre il finire del giorno. La superficialità si fa regola. Noi invece abbiamo bisogno di studiare, costruire, progettare”.
Boccia sottolinea inoltre che, “se l’Italia volesse rispettare alla lettera le regole europee previste dal patto di stabilità e crescita dovrebbe fare una manovra strutturale per il 2020 da almeno 32 miliardi: una manovra imponente, con effetti recessivi”.
In questo contesto “non è ancora chiaro come evitare l’aumento dell’Iva e introdurre la flat tax. Dobbiamo attirare l’attenzione sullo stato del debito pubblico che non è migliorato neanche nei recenti anni buoni della crescita”.