UniCredit alza la guardia sui fondi attivisti, teme richieste break-up (Il Sole 24 Ore)
“UniCredit alza la guardia sugli attivisti”. Così Il Sole 24 Ore rende noto il timore dell’istituto di Piazza Gae Aulenti che i fondi attivisti partano all’attacco chiedendo una qualche forma di break-up della banca, a causa della sottovalutazione a Piazza Affari del titolo e nell’ottica di valorizzarla.
“Un timore che da qualche mese ha contagiato i vertici del gruppo e lo stesso consiglio di amministrazione che, stando a fonti finanziarie de Il Sole 24 Ore, in almeno due distinte riunioni del board avvenute nei mesi scorsi, tra fine anno e l’inizio del 2019, ha ascoltato le relazioni degli advisor Jp Morgan e Goldman Sachs sui rischi di un potenziale intervento di fondi attivisti e sulle contromisure potenziali che UniCredit può prendere per anticipare eventuali richieste dei fondi stessi”.
“L’obiettivo del board, dalle indiscrezioni che trapelano, resta quello di mantenere integro il perimetro industriale paneuropeo del gruppo liquidando tutte le partecipazioni finanziarie che generano plusvalenze e rafforzano il capitale. Anticipando così – e neutralizzandole, secondo l’auspicio del consiglio – eventuali richieste di fondi attivisti”.