Notizie Notizie Mondo Euro, altra vittima crociata Salvini contro Ue. Occhio a prossimi livelli supporto e resistenza

Euro, altra vittima crociata Salvini contro Ue. Occhio a prossimi livelli supporto e resistenza

28 Maggio 2019 12:16

A pagare l’effetto delle dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini, che continua a portare avanti la sua crociata contro le regole di Bruxelles, forte del boom della Lega alle elezioni europee è, oltre ai BTP e ai titoli delle banche italiane, anche l’euro. Nella giornata di ieri, la moneta unica era riuscita a mantenersi attorno a quota $1,12, salendo fino a $1,1215, dopo che l’esito del voto per il rinnovo del Parlamento europeo aveva confermato che, nonostante l’avanzata dei sovranisti, i partiti europeisti erano riusciti ad assicurarsi la maggioranza dell’emiciclo.

Ma i nuovi toni di sfida arrivati dall’Italia per bocca di Salvini hanno rinfocolato i timori su una nuova frattura tra Roma e Bruxelles.

Non hanno certo aiutato le indiscrezioni sulla possibilità che la Commissione europea decida di sanzionare l’Italia con una multa da 3,5 miliardi di euro il prossimo 5 giugno, dopo l’invio di una lettera che dovrebbe arrivare entro questa settimana.

A deprimere l’euro è anche il clima di avversione al rischio mantenuto vivo dalle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, dopo che il presidente Usa Donald Trump ha detto di “non essere pronto a firmare” un accordo con Pechino.

“Fino a quando non ci sarà maggiore certezza sul commercio e a meno che la Federal Reserve non opti per un dollaro più debole, il rapporto euro-dollaro rimarrà sotto pressione”, hanno scritto gli analisti di ING in una nota.

Non per niente i trader si sono posizionati sullo yen – valuta rifugio per eccellenza – in concomitanza con la visita di Donald Trump in Giapppone. Il presidente avrà fatto sicuramente pressioni su Tokyo affinché riduca il suo surplus commerciale nei confronti degli Stati Uniti, elemento che ha invitato gli operatori di mercato a essere più cauti, anche se sembra che un accordo commerciale Usa-Giappone sia vicino.

Il rapporto USD-JPY è alle 12 circa ora italiana in calo dello 0,15% a JPY 109,35. Euro-yen -0,16% a JPY 122,36; euro-franco svizzero inchiodato a CHF1,1235.

L’euro sale invece nei confronti della sterlina, con il cambio EUR-GBP +0,11% a GBP 0,8838. La sterlina continua a scontare i timori di uno scenario di Hard Brexit dopo le dimissioni della premier britannica Theresa May.

Intantom riguardo al rapporto euro-dollaro Yohay Elam, analista del team FXStreet e fondatore di Forex Crunch, sito di riferimento per i trader attivi sul mercato del forex, intravede nel livello pari a $1,1165, testato alla metà di maggio, il livello di supporto. Successivi supporti sarebbero rappresentati, secondo Elam, da $1,1135 e poi dal minimo testato nel 2019, a $1,1107. Riguardo alle resistenze, i prossimi livelli a cui guardare sono secondo l’esperto in corrispondenza di $1,1135, di $1,1218 (che è il massimo in una settimana) e, successivamente, di $1,1250 e $1,1265.