Fca: altri paletti dai francesi su fusione con Renault che domani darà il verdetto
Grande attesa per il cda di Renault che domani dovrebbe dare una risposta alla proposta di fusione avanzata da Fca. Oggi il gruppo italo-americano è al quinto calo consecutivo (-1,5% a 11,26 euro), mentre a Parigi Renault sale dell0 0,9% a 54,36 euro. Fca è quindi tornato sui minimi da gennaio e sui valori di Borsa precedenti l’annuncio dell’offerta non vincolante per l’aggregazione con Renault, annullando completamente il balzo del +8% di lunedì scorso.
A movimentare i titoli delle due case automobilistiche sono le notizie arrivate dall’incontro tra nel weekend tra il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire e il presidente di Fca John Elkann. Secondo quanto riportano le indiscrezioni, oltre alle quattro condizioni già poste da Le Maire (cioè il mantenimento dell’asse Renault-Nissan, il mantenimento dei siti industriali e della forza lavoro, una governance equilibrata tra le due parti, la partecipazione a progetti europei sull’auto elettrica) si sono aggiunti altri paletti quali la scelta della sede operativa a Parigi, l’estensione delle garanzie occupazionali a 4 anni, un posto in cda allo Stato francese e l’ipotesi di un dividendo straordinario da distribuire ai soci a Renault prima dell’aggregazione con Fca.
Le richieste sono oggetto di valutazione da parte del gruppo italo-americano che, secondo fonti consultate da Bloomberg, sarebbe disponibile solo a piccoli ritocchi al suo piano.
La view di Banca Akros
Gli analisti di Banca Akros ricordano che il governo francese, con il suo 15%, è il maggiore azionista di Renault e per questo ha chiesto ulteriori garanzie per sostenere la fusione con Fca. Banca Akros sottolinea che FCA e Renault “vogliono tenere colloqui esclusivi senza coinvolgere Nissan per raggiungere un accordo one-to-one che rafforza il lato europeo dell’alleanza Renault-Nissan per controbilanciare il peso degli insoddisfatti partner giapponesi”.
Gli analisti di Akros non ritengono che “il governo francese non si lascerà sfuggire l’accordo con Fca se i giapponesi si oppongono; significherebbe dare a Nissan molto più potere, piuttosto che limitarlo. Le concessioni del governo francese svelate ieri, anche se non definitive, potrebbero aumentare la possibilità che il progetto di fusione sia approvato dal cda di Renault di domani”.
Banca Akros conclude precisando che “il dividendo straordinario a Renault pre-aggregazione migliorerebbe la valutazione a favore di Fca; inoltre, il gruppo italo-americano può accettare di localizzare la sede dell’entità combinata nell’area metropolitana di Parigi, incontrando il favore del governo francese”.