Azionario Asia: Tokyo ingessata, Shanghai in calo. In Australia banca centrale taglia tassi per prima volta da 2016
L’avversione al rischio scatenata dalle ultime tensioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina e dall’impatto che queste potrebbero avere sulla dinamica dell’intera economia globale continua a dominare sui mercati.
In Asia si mette in evidenza il calo della borsa di Shanghai, diretta interessata dell’escalation della guerra commerciale. Sotto i riflettori oggi anche il taglio dei tassi annunciato dalla Reserve Bank of Australia: i tassi sono stati tagliati per la prima volta dal 2016, portati al minimo record dell’1,25% dall’1,50% precedente.
La decisione è stata motivata con il rallentamento dell’economia e dell’inflazione.
Dal comunicato dell’RBA emerge che “l’outlook per l’economia globale rimane ragionevole, ma anche che i rischi al ribasso provenienti dalla guerra commerciale sono aumentati”. “La crescita del commercio internazionale rimane debole e l’aumento delle incertezze sta condizionando i piani di investimento in diversi paesi. In Cina, le autorità hanno adottato manovre per sostenere l’economia, affrontando i rischi presenti nel sistema finanziario”.
Nel comunicato viene fatto notare anche che, “nella maggior parte delle economie avanzate, l’inflazione rimane debole, i tassi di disoccupazione sono bassi e la crescita dei salari si è rafforzata”.
Nel caso dell’Australia, viene rilevato che “i tassi dei bond a lungo termine sono a livelli storicamente bassi e i costi di raccolta per le banche sono scesi ulteriormente. Il dollaro australiano si è lievemente deprezzato negli ultimi mesi e viaggia nella parte bassa dello stretto range entro cui ha oscillato negli ultimi tempi”.
La banca centrale australiana prevede una crescita del Pil australiano del 2,75%, sia per il 2019 che per il 2020. L’inflazione è attesa all’1,75% nel 2019, al 2% nel 2020 e più alta negli anni successivi.
Il dollaro australiano reagisce alla notizia del taglio dei tassi cedendo lo 0,14% circa nei confronti del dollaro Usa, a $0,6967.
Le banche centrali di tutto il mondo stanno rivedendo le loro strategie sui tassi. Occhio alle dichiarazioni rilasciate ieri da James Bullard, membro del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve.
Bullard ha affermato che un taglio dei tassi di interesse potrebbe essere “presto giustificato”, a causa dell’impatto potenziale delle tensioni commerciali così come per la debolezza dell’inflazione.
Shanghai cede lo 0,87%, Hong Kong -0,55%; Sidney accoglie positivamente il taglio dei tassi dell’RBA salendo dello 0,24%. Piatta Seoul con +0,05%. Ingessato anche l’indice Nikkei 225 della Borsa di Tokyo, che ha chiuso in calo dello 0,01%, a 20.408,54 punti.