News Notizie Notizie Italia Messina (Intesa SanPaolo): taglio debito priorità di nessun governo, sempre concentrati sul Pil

Messina (Intesa SanPaolo): taglio debito priorità di nessun governo, sempre concentrati sul Pil

12 Giugno 2019 15:06

“Ci siamo sempre concentrati sul Pil e mai sul debito. Non c’e’ mai stata sensibilita’ sul tema della sostenibilita’ del debito pubblico che non e’ mai la priorita’ di alcun governo non solo di questo. Lo ha detto il consigliere delegato di Intesa SanPaolo Carlo Messina. Se la questione non verrà affrontata – ha detto il numero uno della banca, intervenendo al convegno Obbligati a crescere promosso da Il Messaggero, “una patrimoniale diventerà inevitabile”. In ogni caso, “la procedura di infrazione deve essere assolutamente evitata”.

Intanto, sul rischio di una patrimoniale sono arrivate oggi nuove rassicurazioni dal vicepremier, leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini:

“Prive di qualsiasi fondamento le ipotesi di una patrimoniale, di tasse sui risparmi, sui conti correnti degli italiani o su cassette di sicurezza. Siamo al governo per togliere, non per aggiungere tasse. L’unico ragionamento in corso riguarda una ‘pace fiscale’ per chi volesse sanare situazioni di irregolarità relative, oltre che ad Equitalia, al denaro contante”.

L’alert sulle cassette di sicurezza è arrivato con l’intervento di Salvini a Porta a Porta, di Bruno Vespa. Così il Corriere ha ricostruito il dialogo tra Vespa e Salvini:

“Lo scudo sulle cassette di sicurezza. La proposta, delicata, arriva a sorpresa, Matteo Salvini sta rispondendo alle domande di Bruno Vespa a Porta a Porta. E parla di emersione di «soldi tenuti sotto al materasso». Il vicepremier spiega: «Non parlo di soldi all’estero, se qualcuno ce li ha portati sono affari suoi, ma mi dicono che ci sono centinaia di miliardi in cassette di sicurezza, fermi». «Soldi sostanzialmente nascosti» lo incalza il giornalista. «Sì, parliamo di soldi tenuti sotto al materasso». In sostanza, chi tiene nelle cassette di sicurezza del denaro potrebbe dichiararlo al fisco e, pagando una certa percentuale — quella che circola è del 15%, come la flat tax —, farlo pienamente «riemergere»”.