Di Maio fa da assist a Salvini: si a flat tax, non sarà iniqua con tetto su reddito fino a 60-70.000 euro
Il vicepremier, ministro dello Sviluppo economico e leader del M5S Luigi Di Maio difende la proposta leghista sulla flat tax criticando i paletti di Tria, che ha escluso che la misura venga attivata in deficit (scatenando così l’ira del vicepremier Matteo Salvini)
“L’obiettivo come governo è rispettare l’impegno con gli italiani e abbassare le tasse: le coperture saranno oggetto di discussione da qui a dicembre”, così Di Maio, ospite di Radio Anch’io.
Il vicepremier ha precisato che la flat tax allo studio del governo non sarà “iniqua” perché favorirà il ceto medio con un tetto sul reddito fino a 60-70mila euro.
“Impediamo che sia iniqua – ha detto – mettendo un tetto.
Chi paga le tasse da una vita deve essere aiutato. Non si va oltre i 60-70mila euro di reddito”.
Sul no di Tria, Di Maio ha spiegato che il ministro “non ha detto che la flat tax non si può fare”.
In ogni caso, “noi abbiamo bisogno necessariamente di ridurre il carico fiscale sugli italiani per ridurre il debito pubblico e favorire la crescita”.
Ieri – il riferimento è stato al vertice economico che si è tenuto a Palazzo Chigi su come impostare la legge di bilancio per il 2020 e sulla strategia da adottare per scongiurare la procedura di infrazione – è stato “l’inizio di un percorso verso una legge di bilancio” che “non vuole creare tensioni clamorose con l’Unione europea”.
In ogni caso, “manovre correttive non se ne fanno. Noi investiamo nella crescita”.