Bank of England lascia tassi a 0,75%, stima crescita zero Pil UK. Colpa dei timori no-deal Brexit
La Bank of England ha lasciato i tassi del Regno Unito invariati allo 0,75%, avvertendo che il mix incognita Brexit-tensioni commerciali globali peserà sulla crescita del prodotto interno lordo. La decisione della banca centrale è stata unanime: alcuni economisti avevano paventato un rialzo dei tassi.
Sullo sfondo, c’era infatti la preoccupazione che l’aumento dei salari finisse per far salire troppo l’inflazione britannica. Il timore è stato sventato dai dati diffusi nel corso di questa settimana, che hanno indicato come il tasso di inflazione Uk sia tornato al target della Boe, pari al 2%.
Hanno avuto così la meglio i rischi di un indebolimento dei fondamentali economici e di una Hard-Brexit. Tra l’altro, solo il 20% dei partecipanti a un sondaggio della Bank of England ha detto di ritenere che l’incertezza sulla Brexit si dissolverà entro la fine dell’anno.
Da segnalare che l’Unione europea ha accordato a Londra un’estensione dell’Articolo 50 fino al prossimo 31 ottobre. Il candidato considerato favorevole a sostituire Theresa May sia nella carica di leader dei Conservatori che in quella di premier britannico, Boris Johnson, ha però promesso che il Regno Unito lascerà l’Ue allo scadere dei termini anche in caso di “no-deal”.
E’ naturale che, in questa situazione, la BoE abbia pensato più a tutelare l’economia che a preoccuparsi dell’inflazione.
La banca centrale ha tra l’altro tagliato le stime sulla crescita del Pil UK, prevedendo per il secondo trimestre una crescita pari allo zero, rispetto al +0,2% precedentemente atteso.
Immediata la reazione della sterlina che, nei confronti dell’euro, è scesa di mezzo punto percentuale circa, fino a 1,121 euro, azzerando il rally della vigilia. La valuta è tornata invece a salire nei confronti del dollaro Usa, che paga le speculazioni su un taglio dei tassi sui fed funds da parte della Federal Reserve nella riunione di luglio. Speculazioni che ora non escludono un taglio dei tassi fino a 50 punti base.
Nancy Curtin, responsabile della divisione di investimenti presso Close Brothers Asset Management, ha detto di ritenere che in questo contesto non ci sarà più alcun rialzo dei tassi da ora fino alla scadenza della data sulla Brexit del prossimo 31 ottobre. “Con la questione della Brexit non risolta, è praticamente inconcepibile un rialzo dei tassi da qui a ottobre”.
Dalle minute della Bank of England emerge che le spese per consumi delle famiglie rimangono solide, ma che gli investimenti delle aziende rimangono deboli, a conferma dell’incertezza che continua ad assillare le società, in un contesto in cui lo spettro di un no-deal Brexit non accenna a rientrare.