Piazza Affari ha ancora voglia di salire, stacco cedola pesa su Poste e Snam
Partenza in tenuta per Piazza Affari nonostante lo stacco del dividendo di alcune big del listino milanese. Dopo i primi scambi l’indice Ftse Mib segna un progresso dello 0,17 per cento a quota 21.424 punti. La scorsa ottava ha visto proseguire il movimento rialzista dell’indice guida milanese sotto la spinta dell’effetto Draghi e dei nuovi record toccati da Wall Street.
Tra i singoli titoli si muovono bene Saipem (+1,27%9 ed Eni (+0,68%) in scia ai rialzi dei prezzi del petrolio. Di contro Poste cede terreno (-3,79%) complice lo stacco della cedola (0,441 euro) che equivale a un rendimento del 4,63%. L’effetto cedola deprime anche le quotazioni di Snam (-2,52%) e Terna (-2,26%) che hanno staccato il saldo.
L’ultima settimana di giugno sfocerà nel vertice del G20 a Osaka, in Giappone, nel corso del quale è previsto un incontro tra il presidente americano Donald Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping sulla disputa commerciale. L’incontro sarà anticipato da alcuni colloqui tra i negoziatori delle due maggiori potenze economiche mondiali nei prossimi giorni. Altro tema chiave di questa nuova ottava è la tensione in Medio Oriente, tra Stati Uniti e Iran, dopo l’abbattimento di un drone Usa da parte dell’esercito iraniano. Trump ha assicurato ieri che non vorrebbe un confronto armato con Teheran.