Salini Impregilo vince commessa in Argentina, ma l’attenzione resta alta su “Progetto Italia”
In attesa del lancio di Progetto Italia, il polo italiano delle costruzioni che ruota attorno a Salini Impregilo e che vedrà Cassa depositi e prestiti (Cdp) e un poker in prima fila, il gruppo romano continua a guardare all’estero, con una nuova commessa in Argentina. Una notizia che sta sostenendo il titolo Salini Impregilo a Piazza Affari, dove mostra un rialzo di circa lo 0,9% a 1,77 euro.
L’operazione
Fisia Italimpianti, società del gruppo Salini Impregilo, ha acquisito un contratto da 215 milioni di dollari per la costruzione del Lotto 2 del sistema Riachuelo di Buenos Aires (Argentina), un mega progetto infrastrutturale e di ingegneria per la riduzione dell’inquinamento organico del bacino e quindi del Rio de la Plata dove sfocia il fiume Riachuelo, il fiume più contaminato dell’Argentina. Nell’ambito del nuovo progetto Fisia Italimpianti si occuperà della realizzazione, nell’arco di 36 mesi, di un impianto di pre-trattamento degli scarichi e relative stazioni di pompaggio in entrata ed uscita, con una capacità di 27 m3 al secondo che lo convertiranno in uno dei maggiori impianti al mondo di questo tipo.
L’opera rappresenta il secondo dei tre lotti del sistema Riachuelo, che contribuirà a migliorare la grave situazione ambientale del bacino idrografico Matanza Riachuelo, garantendo flessibilità e sicurezza al sistema di depurazione delle acque di Buenos Aires con conseguenze dirette sulla salute e qualità della vita di circa 4,3 milioni di abitanti. Da completare entro il 2022, il sistema Riachuelo tratterà 2.332.800 m3 al giorno di acque reflue e, per la sua rilevanza ambientale e sociale, l’investimento complessivo di 1,2 miliardi di dollari prevede anche il finanziamento da parte della Banca Mondiale.
Per Banca Akros, che ha un rating neutral e target a 2,2 euro su Salini Impregilo, la commessa annunciata oggi “rappresenta una buona notizia anche se il contratto non è particolarmente grande“. “Nel breve-medio termine il nodo principale è rappresentato dal “Progetto Italia” e dall’aumento di capitale”.
La questione chiava è “Progetto Italia”
Sul fronte del “Progetto Italia” la data da cerchiare in rosso è il 6 luglio, con un cda convocato in quella data. Intanto nei giorni scorsi il direttore generale di Salini, Massimo Ferrari, ha confermato che ormai per l’intesa si è “agli ultimi minuti dei tempi regolamentari” e già nei primi giorni di luglio si dovrebbe chiudere l’operazione. Il top manager di Salini ritiene che la richiesta di Ferrari ha poi escluso che la richiesta di extra dividendo avanzata dal governo alla Cdp non cambierà le carte in tavola. Il cosiddetto Progetto Italia vede coinvolti Salini, Cdp e quattro banche (Intesa, Unicredit, Banco Bpm e Bnp Paribas).